La frase prende spunto dal fatto che le noci, protette dal mallo, potevano essere raccolte senza arrecare loro danno battendole con lunghe canne per farle cadere dai rami. Cosa che non poteva essere fatta per le olive, frutto senza protezione esterna, la cui bacchiatura era delicata, riservata agli adulti per far restare integro il prezioso frutto. Invece la raccolta delle noci era affidata anche ai ragazzi che svolgevano il compito con accuratezza, allegria e frenesia. Giocando allegramente questi battevano le noci con le lunghe canne di bambù, facendole volare dappertutto e facendo arrabbiare le donne che le dovevano raccogliere. La minaccia quindi di “batterli” come le noci era efficiente e riusciva a calmare i ragazzi, almeno per qualche minuto.
Cesare Angeletti (Cisirino)
28 marzo 2019