Mi domandavo, qualche tempo fa, assistendo all’immane fatica del caro amico e socio AAA Luigi Leonardi di Pollenza che si era sobbarcato da solo con la sua stupefacente vigoria fisica e serenità il compito di ripulire e riverniciare quel “ferro vecchio”, che da oltre venti anni si erge nello splendido angolo di verde della nostra Città che si apre dinanzi al Convitto Nazionale, il perché in un Mondo come quello odierno, così disincantato e distante dalle cose dello spirito e dai valori che ci sono stati insegnati, vi fosse ancora spazio e voglia di perdere il proprio tempo a lucidare simili orpelli che a qualcuno possono apparire superflui. Eppure, come si è dimostrato nel passato, possono essere strumenti utili non fosse altro come comodo supporto per fantasiose esibizioni d’incomprensibili colloqui, ritengo sia un dato incontestabile; non solo in termini di beneficio economico apportato alla Città, ma anche e soprattutto in tema di sua conoscenza nel contesto nazionale.
Basterà sotto questo profilo pensare per un solo momento a quanti, grazie alla Scuola Specialisti prima e a quella Addestramento Reclute poi, possono in Italia ancor oggi dire, con un briciolo di loro piacere ma anche di orgoglio per noi che qui viviamo: “Ho fatto il militare a Macerata!”
Era stato dunque giusto che l’ala riacquistasse un minimo di decoro e di splendore, e questo è a dirsi anche per gli stemmi che, collocati sul blocco che la sorregge, ricordano l’Aeronautica Militare nel suo complesso e i vari Enti che hanno operato nella nostra Provincia: le due Scuole che hanno avuto sede alle Casermette e il Centro Radar di Potenza Picena. E a questo proposito voglio ancora una volta ringraziare il loro bravo scultore, il signor Franco Pettinari di Corridonia che, avendo realizzato quegli stemmi più di venti anni fa, di recente si è prestato del tutto gratuitamente a rilucidarli, consentendo la soddisfazione di vederli di nuovo integri e splendenti, perfettamente ripuliti da alcune demenziali scritte offensive…
Vi confesso che in quei momenti l’idea di lasciar finalmente perdere dopo quasi cinquanta anni spesi a non dimenticare la giovinezza e un breve periodo di vita nel quale anch’io indossai il mitico panno azzurro della nostra Divisa, ha fatto per un momento capolino tentando di incrinare il testardo convincimento che forse, in fondo in fondo, ne valeva ancora la pena. In realtà questa peregrina idea di lasciar perdere l’avevo subito zittita. Difatti, nel silenzio di questo angolo di verde frequentato da molti pedoni ma anche fiancheggiato da tanti veloci guidatori a tutto rivolti meno che al pensiero di trovarsi di fronte ad un luogo sacro per l’Immagine lì incastonata e degno di rispetto perché pieno del ricordo di Uomini valorosi e di Enti scomparsi, due Amici stavano vivendo assieme attimi importanti scrivendo un nuovo capitolo della storia di una piccola Associazione come la nostra, che nel tempo si è ritagliata momenti di gloria e che ancora non vuol morire. Ripensandoci oggi, non è che mi illuda più di tanto. Ma rimane il fatto che dopo più di venti anni quest’ala, che per molto tempo aveva fatto bella mostra di sé all’interno della Scuola aeronautica di Macerata che non c’è più, è ancora qui e certamente quella Scuola fa ricordare e -perché no- anche rimpiangere. Sono in tanti quelli che hanno nel tempo beneficiato della presenza di questa Scuola negli oltre quaranta anni di sua attiva presenza a Macerata.
Da tempo desiderosa di veder nuovamente l’ala nel suo miglior sembiante, visto che nessun altro ci provvedeva, la nostra Associazione aveva rotto infine gli indugi e deciso di intraprendere l’opera di ripristino. Guardandola illuminata dal sole, libera da quella patina di smog accumulatasi nel corso degli anni, ritengo oggi si possa essere completamente soddisfatti di averle restituito il suo naturale slancio e significato. La speranza è che anche nel futuro la volontà e disponibilità da parte del Comune e dei soci aeronautici permanga e che il Monumento venga conservato con l’attenzione e la cura che si merita. Noi dell’Associazione aeronautica non abbiamo la pretesa di durare ancora a lungo ad occuparcene perché, se presto altri che pure abbiano indossato la stessa nostra Divisa non verranno a rinsanguare le file, dovremo dire basta e chiudere questa storia associativa, che pure tante belle giornate e tante indimenticabili soddisfazioni ci ha riservato. Ma: bando alle malinconie! Questo è un momento di riflessione gioiosa, pensandoci spiritualmente uniti ai piedi della Nostra Madonnina, che dall’alto sorride e guarda l’inizio del Viale Piave. Ci auguriamo che la sua riscoperta sia foriera di una nuova stagione ricca di umana solidarietà e di amicizia nel segno di una convivenza pacifica e serena, per conservare la quale tutti possiamo contribuire con un minimo di buona volontà. Perché così questo Monumento non sarà più solo nostro, ma anche di tutti coloro che abitano in questa zona e che sono impegnati con noi a preservarlo e a proteggerlo da vandali e sconsiderati, gente non degna di essere chiamata civile. Credo di averlo già detto in passato ma penso sia giusto ripeterlo: ogni Monumento ha un’anima e mi piace accomunarla allo spirito dei carissimi soci e Amici che oggi non sono più, primo fra tutti quello del caro vecchio Cappellano Mons. Antonio Carloni che infine ci ha lasciati dopo averci voluto tanto bene, aiutato e ispirato in ogni occasione, compresa quella della inaugurazione dell’ala nel giorno otto di Settembre dell’Anno 1996. Più di venti anni sono trascorsi da allora ma siamo sicuri che la storia del Monumento proseguirà grazie al rinnovato impegno di chi vorrà ancora nel futuro occuparsi del suo mantenimento. A me stesso e a tutti dico che, passando qui davanti nei giorni che verranno, non dobbiamo scordarci che da lassù la Nostra Madonnina ci guarda e quando la sera scendiamo verso casa, a piedi o in macchina, offriamoLe uno sguardo e un devoto pensiero; è la Madre non solo degli Aviatori ma di tutti e tutti ci proteggerà ancora, come sempre.
Ten. Avv. Giuseppe Sabbatini – Presidente Ass. Arma Aeronautica sez. di Macerata
20 marzo 2019