Logica stringente della D’Alessandro sul nuovo polo scolastico

L’amministrazione comunale sta puntando molto sul nuovo polo scolastico maceratese. Per tentare di comprendere però certe decisioni così importanti per la città occorre fare un po’ di dietrologia,

 

Funzione logistica delle scuole

Intanto una domanda da farsi è: “Le scuole, a quale funzione logistica devono assolvere?” Secondo noi di “Macerata nel Cuore” dovrebbero essere disposte per servire i quartieri, in modo che le famiglie siano agevolate per farle frequentare dai figli minori, senza obbligo per i piccoli di alzatacce mattutine e, possibilmente da raggiungere in sicurezza a piedi, senza l’uso dell’auto.

Oggi, il centro storico di Macerata, con la chiusura della Mestica e del Convitto non ha più alcuna scuola al suo servizio con le conseguenti difficoltà per le famiglie.

 

Convitto: 5 milioni di euro buttati via?

Il Convitto, appunto. Danneggiato dal sisma del ’97 fruì di un finanziamento di 5milioni di euro (3,7 milioni dallo Stato e 1,3 milioni dal Comune che pagherà il mutuo fino al 2036). Fu riparato metà edificio, poi la ditta fallì e i denari restanti se ne andarono per tribunali. Il risultato è una struttura grande e strategica chiusa e un debito da pagare. Ci fu anche una cospicua raccolta di firme per sollecitare l’amministrazione comunale. Ennesima dimostrazione di richieste non ascoltate, perché si preferisce imporre le scelte dall’alto, senza la logica di una programmazione efficiente e lungimirante.

 

Il nuovo polo scolastico

Questo è il caso del nuovo polo scolastico delle ex Casernette.

Dopo la chiusura per inagibilità causata dal terremoto del 2016, le scuole Dante Alighieri e Mestica saranno ricostruite nell’area delle ex Casermette con una spesa prevista di 16 milioni di euro.

Domande: “Qual è stata la ratio, la visione politica, seguita dal centro sinistra nella scelta di quell’area? Perché costruire due scuole l’una accanto l’altra depauperando di un servizio importante la zona centrale della città e non solo quella?”

Eppure ci saranno difficoltà con il traffico, le famiglie dovranno attraversare la città per portarci i figli, a poche decine di metri ci sono le emissioni elettromagnetiche di numerose antenne, quelle poste a lato della rotatoria. Queste considerazioni sono state fatte?

 

Problema iscrizioni

Oltre tutto la scelta operata per questo nuovo polo scolastico non è giustificata neppure dai numeri delle iscrizioni, che non sono così incoraggianti, mentre abbiamo un Convitto Nazionale, trasferito momentaneamente nella ex scuola Pannaggi, che invece trabocca di studenti con serie difficoltà a trovare nuovi spazi per ospitarli.

 

Nessun progetto per il Convitto

Però, per la struttura del Convitto oggi inagibile, che ha la possibilità di accedere a nuovi finanziamenti per il suo completamento, non c’è alcun progetto!

Noi maceratesi assistiamo per l’ennesima volta a decisioni calate dall’alto.

Qual è la ratio che sta dietro le nuove costruzioni, nei pressi delle quali sorgerà una nuova area commerciale?

 

È mancato il confronto con la città

In parole povere: perché non sistemare il Convitto che potrebbe ospitare anche gli studenti della vicina Mestica, facilmente raggiungibile dal centro grazie al sottopasso e non ricostruire la Dante Alighieri che era al servizio di un popoloso quartiere?

Un sano confronto con la città sarebbe stato oltremodo doveroso.

Francesca D’Alessandro – lista civica Macerata nel Cuore

18 marzo 2019

Convitto Nazionale

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