Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, vuol querelare una terremotata perché costei avrebbe detto inesattezze. Non sappiamo se tutto risponda a verità e non ci interessa perché vogliamo osservare la questione da un altro punto di vista.
Nel cratere tante sono le persone, anche anziane, quindi con poca possibilità di reazione alla situazione in cui si trovano, che hanno perso la casa e quanto in essa contenuto. Molti sono al freddo/caldo dei container, altre vivono ancora in albergo, altri sono nelle Sae, alcune fatiscenti. Ebbene, a fronte della sofferenza di tanti “fratelli” marchigiani, i buoni Sindaci avrebbero dovuto dire: “Noi possiamo aspettare, date la precedenza a chi ha perduto tutto”.
Non solo per una questione di fratellanza, per una questione umanitaria, per una questione di coscienza, perché oggi è toccato a te e domani potrebbe toccare a me… ma perché una regione è un insieme che deve andare avanti unito. Perché non ci si dovrebbe approfittare delle disgrazie altrui (non fraintendete, non parliamo di praticare scorrettezze o furberie) per sopravanzare, ma ci si dovrebbe fermare e attendere che l’altro, aiutandolo con la rinuncia, si riprenda, per continuare insieme.
Buona domenica.
Fernando Pallocchini
10 marzo 2019
