I Ranieri realizzarono il complesso meccanismo, e le statue in legno furono eseguite a Reggio Emilia. Il tondo in pietra del quadrante fu realizzato da Girolamo Angelo, maestro scalpellino di Avenale da Cingoli, mentre Valerio, orefice da Adri (Atri) eseguì in rame i segni celesti, poi dorati da Giovan Piero milanese e Simone Trovarelli. La doratura del quadrante fu commissionata a Durante Nobili, pittore di Caldarola; quella della nicchia sopra la Madonna al pittore maceratese Gasparre Gasparrino.
23 febbraio 2019