Dai deputati marchigiani del Movimento 5 Stelle, Patrizia Terzoni, Maurizio Cattoi e Martina Parisse, riceviamo e pubblichiamo per una attenta lettura.
Dalla Regione progetti milionari spuntati dal nulla
“La Regione Marche ci ha presentato stamattina il suo documento per la ricostruzione formato da una collazione di progetti raccolti a volte in maniera estemporanea e opaca, addirittura con progetti milionari spuntati dal nulla senza alcuna trasparenza. Addirittura un progetto da 1,5 milioni per la formazione da fare a Portonovo sostanzialmente anonimo oppure un progetto di un comune fuori cratere da 5 milioni di euro quando i singoli comuni erano stati formalmente esclusi per essere rappresentati unitariamente dall’ANCI. Evidentemente ci sono stati comuni più uguali degli altri… Ovviamente tutto inaccettabile sia dal punto di vista formale che sostanziale.
Pertanto, poiché la nostra prima preoccupazione è assicurare l’arrivo di risorse aggiuntive per realizzare in maniera efficiente ed efficace progetti realmente utili e corrispondenti ad una visione di sviluppo delle aree del cratere e delle Marche in generale, non solo abbiamo evidenziato le gravi criticità procedurali del documenti ma abbiamo chiesto al Presidente tre cose:
1) che il cratere abbia la priorità assoluta;
2) che i progetti presentati finora siano formalmente esclusi dalla delibera in quanto la stessa afferma che il parco progettuale è la parte attuativa del progetto;
3) di riaprire una fase di partecipazione alla costruzione del documento in cui con totale trasparenza sia assicurata pari opportunità ad enti locali, associazioni, comitati per presentare idee progettuali.
Infatti, o si cambia radicalmente aprendo ad un bando pubblico per la presentazione di idee recuperando appieno l’aspetto di visione prodotto dalle Università marchigiane, oppure il documento regionale rimarrà solo un esercizio riuscito male senza ottenere la rinascita delle Marche” continuano deputati marchigiani Terzoni, Cattoi e Parisse del M5S alla presentazione del cosiddetto Patto per la Ricostruzione e lo Sviluppo della Regione Marche fatta ai parlamentari Roma dal presidente della regione Ceriscioli, iniziativa arrivata su un documento già chiuso e solo dopo pesanti polemiche da parte dei comitati dei terremotati.
“La giunta aveva assegnato un ulteriore incarico per la predisposizione di un documento di indirizzo per lo sviluppo delle Marche nei prossimi decenni ad ISTAO, quando sullo stesso tema stavano lavorando le università marchigiane che, su mandato del Consiglio regionale, avevano individuato la “visione” per lo sviluppo delle Marche con 11 aree tematiche chiamate “i sentieri dello sviluppo.
Da parte sua, l’ ISTAO, senza nulla togliere alle sue capacità e competenze, ha dovuto coinvolgere su incarico della Regione solo un gruppo predefinito di portatori d’interesse.
La Giunta, in seguito, ha fatto propria la raccolta di 130 progetti da 1,7 miliardi allegandoli alla Delibera sul Patto, e aggiungendo incredibilmente all’ultimo secondo anche altre schede progettuali milionarie vincolando la delibera all’attuazione di questo parco progettuale.”
Alle critiche costruttive avanzate in maniera puntuale documenti alla mano dai rappresentanti del M5S Ceriscioli ha intanto dovuto ammettere che è necessaria una modifica della delibera per chiarire che il corpo progettuale non è parte integrante dell’atto per la futura interlocuzione con Governo, Commissione Europea ecc. Rimane quindi solo la visione.
“ Si tratta di un primo passo che è un atto quasi dovuto perché senza procedure trasparenti e realmente partecipate il Governo non accetterebbe alcun documento da finanziare.
Ciò però non basta perché serve assicurare la riapertura di un dialogo con comuni, associazioni e comitati per stilare un documento completo in cui siano protagonisti i territori colpiti dal sisma con idee e contributi da sviluppare nelle ulteriori fasi di reperimento delle risorse. Solo così si potrà lavorare in maniera utile per i cittadini marchigiani” concludono i 3 deputati del M5S.
22 febbraio 2019