La truffa corre su internet: assicurazioni false

Probabilmente non tutti sanno che una percentuale del 2,5% della nostra assicurazione Rc auto va ad alimentare il cosiddetto “Fondo di garanzia delle vittime della strada”, un Ente al quale si può ricorrere quando, in caso di sinistro, si viene danneggiati da veicoli non assicurati, oppure da pirati della strada. L’efficienza di questo fondo meriterebbe una inchiesta.

 

Assicurazioni false via web

Per adesso ci soffermiamo su un altro problema, che è in crescita esponenziale, i cui effetti sono direttamente legati ai mancati risarcimenti alle vittime della strada, ma anche alle responsabilità degli assicurati: le assicurazioni false stipulate via internet, da quei consumatori che, in cerca di condizioni vantaggiose, cadono nelle trappole dei siti specializzati nella clonazione dei nomi di Compagnie note, siti che intascano il denaro e forniscono polizze false.

 

Effetti della truffa

L’effetto di questa truffa, non ci sarebbe bisogno di dirlo, ma lo diciamo, è che in caso di controllo delle Forze dell’ordine si incorre sicuramente nel sequestro del veicolo, nel ritiro patente e in pesanti sanzioni. E ancora, in caso di sinistro il “colpevole” avrà addosso anche il peso del risarcimento dei danni causati, e la “vittima” dovrà attendere molto per avere giustizia (se ci riuscirà).

 

Come controllare se c’è copertura assicurativa

Consigliamo tutti di fare una accurata visita al sito del Ministero dei Trasporti per un facile riscontro (www.ilportaledellautomobilista.it) dove alla voce “Servizi online” tra le varie opzioni c’è il controllo della copertura RCA (Responsabilità Civile Auto), basta inserire il numero di targa della propria autovettura. E per chi non è tecnologico? Probabilmente la cosa non lo riguarda, infatti le vittime preferite di questi siti sono i giovani, esperti in navigazione ma, spesso, inesperti in assicurazioni.

 

Come controllare se l’intermediario è irregolare

Senza fargliene una colpa, suggeriamo loro di controllare con la stessa abilità con cui navigano sul web anche il sito dell’Ivass (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), dove si può consultare un interminabile elenco dei siti di intermediari irregolari scovati, il che fa supporre che i conducenti ignari di essere senza copertura assicurativa devono essere migliaia. Chi esercita questa professione deve essere iscritto al Registro Unico degli intermediari, dopo una lunga formazione e aggiornamento continuo, ed è quindi da sospettare quando sui siti o nei social non sono presenti: dati identificativi verificabili come nome e cognome, indirizzo, recapiti telefonici, indirizzi di e-mail, numero e data d’iscrizione al Registro.

 

Rivolgersi a un assicuratore locale conosciuto

Consigliamo pertanto di segnalare alle Autorità competenti i siti sospetti, e alla prossima scadenza, di rivolgersi a una o più agenzie e subagenzie di assicurazione nel proprio territorio, che potranno fare un preventivo modulando la polizza con tutte le varie opzioni disponibili in base alla tipologia del veicolo, al luogo di residenza, alle caratteristiche e alle esigenze del cliente, non solo per le RCA, ma per tutti gli altri beni e situazioni da tutelare, come la casa, le auto d’epoca, la propria salute, la pensione, i danni da eventi naturali. E, cosa da non sottovalutare, l’assicuratore del luogo dove si abita è sempre disponibile a dare un consiglio per ogni eventualità.

15 febbraio 2019    

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