Bandiera, simbolo della nazione: le scuole maceratesi e il tricolore

Al Convitto le bandiere sembrano formare una opera d’arte, di quelle che piacciono a Silvio Craia: astratte. Ma sono solo strappate, stinte, con quella italiana scivolata lungo l’asta. Poco meglio alla De Amicis, non sono strappate forse perché sono andate in autodifesa, avvinte fra loro, scese dalle aste le quali, viste così, sembrano due cornette esili e snelle. Alla scuola di via Pace il tricolore non c’è più, si è distaccato dalla bandiera dell’Europa che ora sventola strappata e intrecciata… un segno premonitore? E pensare che la bandiera è il simbolo della nazione: i ragazzi magari nemmeno lo sanno, i bidelli girano i pollici, gl’insegnanti sono assillati dai programmi, i dirigenti hanno un dubbio: presepio o no?

 

Da sapere

La Bandiera è il primo simbolo ufficiale identificativo della Repubblica. Per garantire la corretta esposizione e il decoro delle bandiere ogni ufficio pubblico deve designare un responsabile. Qualora le bandiere si presentino logore, scolorite, strappate, sporche o male avvolte all’asta il responsabile della verifica della loro corretta esposizione (Addetto alla Bandiera) dovrebbe provvedere ad assicurarne il decoro e, se necessario alla sostituzione.

Le Bandiere secondo il Regolamento Ufficiale governativo devono avere orientativamente le seguenti dimensioni: per esterno cm 300×200 oppure cm. 450×300 (asta da balcone m 4); asta da terra e per interno cm 150×100 (asta da interno cm 250).

18 gennaio 2019

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