“Un ricordo è qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?” Ci sono storie d’amore, quando la musica e l’amore sono legati a doppio filo, che spingono a porsi domande come questa e quella tra Bob Dylan e Joan Baez, è una delle storie che hanno lasciato una grande scia luminosa e una preziosa eredità per gli amanti della musica. Ma partiamo da dove e da come tutto è iniziato…
La storia
Quando Bob stava muovendo i primi passi agli inizi degli anni sessanta, Joan era già l’indiscussa regina del folk, sebbene questo titolo sia, a nostro avviso, alquanto riduttivo, grazie a una voce stupenda che parlava anche di temi d’importanza sociale.
Joan conobbe Bob al Gerde’s Folk, un locale del Greenwich Village, nel 1961 e prese ben presto sotto la propria ala protettrice quello che lei più volte definì un “originale vagabondo”.
Lo presentò spesso durante i propri concerti aiutandolo a imporsi presso il pubblico e ne lodò il genio in numerose interviste. Insomma, alla regina del folk si affiancò ben presto un re e fu inevitabile che tra i due scoccasse anche la scintilla dell’amore.
La storia d’amore tra Bob e Joan durò diversi anni (probabilmente dal 1961 al 1964) anche se critici autorevoli scrissero in seguito che Bob, negli ultimi tempi del loro rapporto, facesse il “doppio gioco” amando contemporaneamente Sara, sua futura moglie, e Joan, addirittura facendo la spola tra la casa di Joan a Carmel e quella di Sara (una volta regalò a Joan una vestaglia e quando la Baez raccontò l’aneddoto a Sara questa disse:”Ah, quella vestaglia! Ecco perché non la trovavo più!”).
Per la cronaca, Joan scoprì della relazione di Bob con Sara quando, bussando alla porta della camera d’albergo di Bob per informarsi sullo stato di salute del suo amato, si vide aprire dalla bella ed eterea bruna.
Le due donne, comunque, paradossalmente divennero grandi amiche e addirittura Joan racconta nella propria biografia di essere diventata, durante le tournee della Rolling Thunder Revue di Dylan, una specie di “baby sitter” della famiglia Dylan, occupandosi dei bambini avuti da Bob e Sara oltre a sostenere moralmente la stessa Sara (che Joan trovava debole e indifesa) proteggendola dalla volubilità di Bob che portò a vari momenti di crisi della coppia sfociando nel divorzio.
Una volta Joan salì persino sul palco ed eseguì dedicandola a Sara “Sad eyed lady of the lowlands”, la canzone che Bob scrisse per sua moglie e che fu pubblicata sull’album “Blonde on blonde”.
Il film
Il triangolo amoroso Joan/Bob/Sara è ben rappresentato da “Renaldo and Clara”, il film del 1978 scritto e diretto da Bob Dylan che presentava le due donne come prostitute/dee, in un ruolo speculare (sono le due facce della medaglia del personaggio di Clara) con Dylan attirato in egual misura da entrambe.
Mitica è la sequenza del film in cui Joan, nei panni della Donna vestita di bianco, bussa alla porta di Dylan/Renaldo e gli apre Sara/Clara, proprio come accadde nella realtà.
Secondo il racconto della stessa Joan ella un giorno chiese a Dylan di sposarla ottenendo un rifiuto da parte dell’uomo e sempre in “Renaldo and Clara” c’è appunto una sequenza in cui Joan chiede a Dylan: “Chissà cosa sarebbe successo se ci fossimo sposati?”.
Le canzoni
Joan Baez nel corso della propria carriera ha interpretato moltissime canzoni di Dylan, spesso cantandole in coppia con lui. Assolutamente indispensabile è in questo senso possedere l’album “Any day now” in cui Joan inanella 16 capolavori con l’interpretazione magistrale (superiore, ci sia consentito dire, a quella di Dylan) dei classici di Bob: Love minus zero/no limit, North country blues, You ain’t goin’ nowhere, Drifter’s escape, I pity the poor immigrant, Tears of rage, Sad-eyed lady of the lowlands, Love is just a four-letter word, I dreamed I saw St.Augustine, The walls of Red Wing, Dear landlord, One too many mornings, I shall be released, Boots of spanish leather, Walkin’ down the line, Restless farewell.
Altre canzoni di Dylan interpretate da Joan sono: Blowin’ in the wind, Farewell Angelina, A hard rain’s a-gonna fall, Ring them bells, Don’t think twice it’s all right, With god on our side, It ain’t me babe, Daddy you been on my mind (ovvero “Mama you been on my mind”), It’s all over now baby blue, Simple twist of fate, Lily Rosemary and the Jack of hearts, Forever young.
Inoltre, dopo la fine della storia d’amore con Bob, Joan ha scritto diverse canzoni dedicate al suo ex amante (o che comunque lo ricordavano in parte), da “To Bobby” a “Winds of the old days”, da “Oh brother”, scritta in risposta alla dylaniana “Oh sister”, alla stupenda “Diamonds and rust”.
Inoltre Bob ha voluto la sua antica fiamma accanto nel 1975/76 quando organizzò la Rolling Thunder Revue e negli anni 80 in varie tournee insieme con Carlos Santana.
Emanuela Ginevra
12 gennaio 2019