Tenero, sensuale, avvolgente: TSA Emozioni in versi, questo il titolo della nuova fatica di Maurizio Angeletti, che condivide con il lettore il suo percorso di consapevolezza, partendo dalle teorie di artisti, psicologi, ricercatori scientifici che hanno analizzato ogni variante di ciò che è definito “emozione”, per giungere all’osservazione, alla comprensione delle proprie. Come esprimerle, fissarle? Con la poesia, questa forma d’arte che, però, come ogni forma d’arte per essere chiamata tale esige il rispetto di regole: conoscere la lingua, la metrica, e concetti profondi da esprimere, nel proprio unico stile, che pur specchio del tempo e delle mode, si distingue e si riconosce: la licenza poetica altro non è che la firma del poeta. Ogni capitolo ha un componimento, inframezzato, come l’autore usa fare, da prose e citazioni, cosicché si ha una pausa e insieme un approfondimento: si interiorizza il componimento, e la lettura non appesantisce il lettore. C’è da sottolineare che questo libro è dedicato a un amico che non c’è più, ispirato dal ricordo della sua personalità e dal suo vissuto, in un vortice che coinvolge il poeta intento a interpretare le emozioni dell’amico sulla base dei suoi racconti, emozioni che si mescolano, diventano comuni, due amici che diventano per questo intervallo temporale un unico spirito. Effetto dell’empatia. Poi le parole scritte fissano le luci e le ombre, l’illusione e la verità, la gioia e la perdita, nella consapevolezza che le emozioni esistono per farci sopravvivere, per darci un motivo di esistere, e terribile è quell’alessitimia, la patologia che rende incapaci di provarne, né proprie né altrui.
Simonetta Borgiani
24 dicembre 2018