Di regola, la Fortuna è rappresentata come una fanciulla, un po’ discinta e bendata che, dalla cornucopia che ha in braccio, elargisce a caso ricchezze in quantità ai poveri mortali. Bèh, parlare di ricchezze nel caso che rappresento è sicuramente un po’ esagerato, comunque ricevere dal Banco Posta una lettera con la quale mi si comunica la vincita di un voucher di euro 50, perché in un certo periodo avevo aperto un libretto postale, dà una piccola soddisfazione. Infatti, la numerosa posta distribuita a giorni alterni reca solo avvisi di pagamento o le più diverse richieste di aiuto, specie in concomitanza con le feste pasquali, natalizie, di fine d’anno e via dicendo. Ovviamente, nella lettera non era incluso il voucher: bisognava conquistarlo entrando nel sito specifico del Banco Posta, inserendo quindi l’username e poi la password. Questa volta, stranamente, non era richiesto anche il Pin, e questo fatto doveva già mettermi in guardia perché, è noto, senza il Pin oggi non si va da nessuna parte. Comunque, entrato alla fine nel sito, vengo a conoscenza del fatto che i 50 euro vinti mio malgrado sono così spendibili:
25 euro presso distributori di nota marca di benzina, solo però in Sicilia;
15 euro presso una catena di Grandi Magazzini non presenti nelle Marche;
10 euro presso una nota ditta di abbigliamento di classe, ovviamente pre-sente nelle vie di lusso di alcune città, come Roma, Milano e simili.
Dato che nella lettera era indicato un numero di telefono per eventuali chiarimenti, ho rappresentato la difficoltà e il costo elevato per utilizzare il bonus di soli 50 euro, chiedendo se era prevista un’alternativa, tipo un tot di francobolli, possibilmente non usati, o merendine, lampadine al led e via dicendo. La risposta è stata semplice e nel contempo categorica: andare in gita nelle città indicate per spendere il voucher. Mi sono allora ricordato del caso famoso di un nostro concittadino che andava in quel di Cingoli da Macerata, perché presso il Balcone delle Marche c’era un distributore che elargiva benzina a un prezzo ridotto rispetto a quello di mercato. Nel mio caso, addirittura, avevo ben 25 euro di benzina gratis, ma dovevo andare in Sicilia! In conclusione, non posso non riconoscere che la dea Fortuna (o chi per lei) sarà anche bendata ma è anche una signorina non di buona famiglia, che si diverte a prenderci in giro. – Siriano Evangelisti (10 dicembre2018)