Domenica 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite una risoluzione del dicembre 1999.
La storia
Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre un trentennio. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. In Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni anche istituzioni ed enti sottolineano l’importanza questa Giornata attraverso iniziative politiche e culturali.
Femminicidi in Italia
Nonostante l’impegno profuso nel promuovere il rispetto della dignità della persona e il principio di pari opportunità, però, troppo spesso ci si rende conto che non si riesce a fare abbastanza per combattere e prevenire fenomeni di inaudita violenza di genere. Nei primi sei mesi del 2018 sono uccise solo in Italia 44 donne, il 30% in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Tristi fatti hanno interessato anche la nostra provincia di recente. Il tema è, dunque, quanto mai importante e delicato.
Bandiere a mezz’asta a San Severino Marche
Per questo anche il Comune di San Severino Marche ha deciso di dare un segnale di solidarietà con l’esposizione delle bandiere a mezz’asta in segno di lutto il 25 novembre.
Il consigliere comunale con delega alle Pari Opportunità, Michela Pezzanesi, la scorsa settimana ha firmato la Carta europea per l’uguaglianza delle donne e degli uomini nella vita locale e regionale con la quale l’Amministrazione settempedana si è impegnata a dare attuazione a un principio fondamentale del diritto comunitario e della nostra Costituzione: quello dell’uguaglianza tra donne e uomini. La Carta, infatti, mira a far mettere in campo tutte quelle azioni che garantiscano il godimento del diritto di pari opportunità fra donne e uomini a tutti i livelli: politico, economico, sociale e culturale.
Nella foto: il consigliere comunale delegato Michela Pezzanesi
23 novembre 2018