Venerdì 23 novembre p.v., alle ore 17, si svolgerà a Macerata, presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti in piazza Vittorio Veneto, la presentazione di due opere di Giuseppe Sabbatini: “Focaracci della Venuta” e “La battaglia dei Campi Catalaunici”.
“Focaracci della venuta”
“Focaracci della Venuta” ha per tema la plurisecolare tradizione dei grandi falò che vengono accesi nella notte tra il 9 e il 10 dicembre a ricordo della traslazione della Santa Casa di Loreto. Quest’anno ricorre il quarto centenario di questa tradizione, iniziata nel 1618 per impulso di Fra’ Tommaso di Ancona. Inoltre, è imminente la ricorrenza del primo centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a protettrice dell’Aviazione avvenuta nel 1920, circostanza onorata con questa pubblicazione da Sabbatini, componente attivo dell’Associazione d’Arma degli Aeronautici d’Italia.
“La battaglia dei campi Catalaunici”
“La battaglia dei campi Catalaunici” è un romanzo storico ambientato nel periodo di decadenza dell’Impero Romano e in particolare nei giorni della battaglia con la quale nel 451 d.C. il generale romano Flavio Ezio fronteggiò l’invasione della Gallia da parte degli Unni di Attila. Protagonista del romanzo è Terenzio, soldato romano proveniente da Ricina, l’odierna Villa Potenza (“maceratese ante litteram” lo definisce l’autore), impegnato a servire lealmente la causa di Roma ma altrettanto tentato intimamente dalla nostalgia per i suoi cari e per “la sua casa lontana, laggiù nel Piceno”.
Le altre pubblicazioni
Giuseppe Sabbatini, noto avvocato maceratese, ha al suo attivo altre pubblicazioni ispirate da esperienze di vita, eventi, stati d’animo e riflessioni, quali “Io e il Professore”, “Vendicar Don Chisciotte, conquistar Dulcinea”, “Ritorniamo al casolare”, “Ieri ero nessuno”.
L’iniziativa è promossa dall’Accademia dei Catenati in collaborazione con la Biblioteca Mozzi Borgetti e con il patrocinio del Comune di Macerata.
Interverranno, insieme con l’Autore, Angiola Maria Napolioni, Mons. Pietro Spernanzoni e Luciano Magnalbò.
21 novembre 2018