Scandalo “casette” SAE: nessuno paga? nessuno si dimette?

Quello che la trasmissione televisiva “Le Iene” ha certificato con un servizio andato in onda qualche sera fa, noi di “Azione in Movimento”, purtroppo, lo stiamo ripetendo da molto tempo.

I terremotati marchigiani oltre ad aver subito il danno causato dalla calamità, si trovano da oltre due anni a dover sopportare anche la beffa.

Mesi e mesi sfollati lontano dalle proprie abitazioni e dislocati nelle più disparate zone, prima di avere la possibilità di entrare in possesso delle SAE (le cosiddette “casette”) e per molti di loro solo dopo qualche mese si è verificato il dramma di dover abbandonare di nuovo la propria terra in quanto le strutture abitative sono risultate fatiscenti e pericolanti.

Pannelli montati male zuppi d’acqua, formazione di funghi sui pavimenti e altre problematiche di carattere tecnico sono state rilevate dagli inquilini sulle casette che sono arrivate a costare fino a circa 5000 euro al metro quadrato, per un totale di spesa superiore al miliardo di euro.Uno scandalo pazzesco!

Tanti cittadini da tempo denunciavano difformità rispetto ai progetti presentati ma nessuno ha voluto ascoltarli e dalla Regione Marche ci continuavano a dire che le cose andavano bene e che tutto era sotto controllo.

Siamo veramente schifati da questa vergogna senza fine che sta umiliando chi con il sisma del 2016 ha davvero perso tutto.

Per questi motivi “Azione in Movimento” chiede che i responsabili di tale scempio e sperpero di soldi pubblici vengano individuati e puniti in modo esemplare. Chi fa “sciacallaggio”sulla pelle dei cittadini a seguito di un dramma quale è stato il terremoto, merita davvero pene severissime.

Infine chiediamo ufficialmente e a gran voce le dimissioni immediate del Presidente della Regione Ceriscioli e dell’Assessore alla Protezione Civile Sciapichetti. Sono loro, unitamente all’ex Governo nazionale targato PD, i responsabili politici di questa situazione indecente.

Simone Livi, Segretario Politico di “Azione in Movimento”

 

Foto: in che condizioni venivano montate le SAE

17 novembre 2018

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