Un parroco di campagna, passeggiando in chiesa, vede il sacrestano e gli chiede: “Sistemato tutto?” – “Certo – è la pronta risposta – ho lucidato i banchi, ho spolverato le statue dei santi e ho smoccolato le candele!” – “Bene. Bravo. E dimmi un po’ – chiede ancora il sacerdote – quanto tempo è che non ti confessi?” La risposta del sacrestano è leggermente imbarazzata: “Da sei mesi sor curato…” Replica scandalizzato il prete: “Porcaccia miseria! Subito al confessionale!” Prete dentro e sacrestano inginocchiato fuori. Appena il sacrestano crede di aver fatto tutta la sua bella confessione il curato, sornione, gli chiede: “Dimmi un po’, così, per pulirti ben bene l’anima… chi è che ruba i soldi dalle cassettine dell’elemosina?” Per tutta risposta il sacrestano, alzando il tono di voce: “Sor curà! Non se sente niente!” Il prete urla la frase ancora un paio di volte e l’altro, alzando anche lui la voce, seguita a dire che non si sente niente. A questo punto il sacerdote lo invita a scambiarsi i posti e, una volta che l’altro è entrato nel confessionale, gli chiede di parlare. E il sacrestano: “Chi è, sor curà, chi è che la sera, verso le otto, quando io vado all’osteria, va su a casa a trovare mia moglie?” Un attimo di silenzio e poi la voce del prete: “Hai perfettamente ragione! In questo confessionale non si sente niente!”
Cisirino
11 novembre 2018