Civitanova Marche, il Teatro Annibal Caro

All’interno del sito internet della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata (1) c’è una sezione dedicata al turismo nel territorio maceratese (2) dove si possono visitare le abbazie, le cattedrali, le chiese barocche, le rievocazioni storiche, i teatri storici e i musei della provincia di Macerata, con informazioni supportate da testi, immagini e filmati. Tra i teatri è presente l’Annibal Caro di Civitanova Marche.

Questa struttura fu realizzata su disegni del maceratese Guglielmo Prosperi e di Francesco Burghignoli, fu inaugurata nel 1872. È situata in un antico palazzo dal bel portale rinascimentale in pietra. L’elegante foyer di questo teatro, con volta a botte e soffitto a cassettoni, è ornato da otto colonne toscane. La pianta della sala è a forma di ferro di cavallo, ha due ordini di palchi e un loggione a galleria. L’insieme dona alla sala teatrale una ottima acustica, come pure è buona la visibilità per gli spettatori. Il rosso è il colore dominante delle rifiniture dei palchetti, perfettamente in linea con la livrea delle poltrone.

La volta è riccamente ornata da un fregio circolare a guscio con foglie d’acanto e medaglioni, che delimita una fascia mediana di ispirazione neocinquecentesca con putti, cammei e festoni, completata al centro da un bel rosone intagliato da cui pende il lampadario. I palchi, che dispongono di comode poltroncine in velluto rosso, sono caratterizzati da semplici parapetti in legno sobriamente decorati con rosette circolari in gesso dorato, sono delimitati da pilastrini con mensole, mentre quelli di proscenio sono contornati da paraste con capitelli corinzi ricchi di dorature.

Una sobria funzionalità caratterizza internamente il loggione a galleria.

Il sipario, opera del fermano Giovanni Nunzi, raffigura Annibal Caro, cui è intitolato il teatro, intento a osservare i sommi poeti Dante e Virgilio sullo sfondo di una luminosa visione paradisiaca. Il teatro Annibal Caro può ospitare fino a 250 spettatori e suggestiva è la vista che si gode dai palchetti.

(1) www.fondazionemacerata.it – (2) www.turismomacerata.it

Fernando Pallocchini

servizio fotografico di Cinzia Zanconi

25 ottobre 2018

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