Macerata, Alessandra Sfrappini va in pensione

Dal primo ottobre 2018, sarà in pensione la dott.ssa Alessandra Sfrappini, direttrice dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi e della Biblioteca Mozzi Borgetti e dirigente del servizio Cultura del Comune di Macerata.

La dott.ssa Sfrappini ha salutato nei giorni scorsi la Giunta e i colleghi del Comune e a lei sono andati i ringraziamenti del sindaco Romano Carancini, anche a nome degli assessori e della segretaria Claudia Tarascio, per il prezioso lavoro svolto in questi anni a servizio della comunità di Macerata e del settore Cultura.

“Con immensa riconoscenza – le ha detto il sindaco Carancini –  ti esprimiamo sentimenti di stima per la professionalità costantemente dimostrata, per la forte dedizione al lavoro e per il tuo prezioso contributo che nel corso di questi anni hanno permesso di elevare lo spessore culturale di Macerata, di mettere in luce le ricchezze nascoste e di valorizzare la nostra storia e il nostro patrimonio culturale”.

Il nome e il lavoro della dott.ssa Sfrappini sono, infatti, legati a fasi molto importanti di un percorso e un progetto di miglioramento dei servizi culturali della città che hanno visto la nascita dell’Istituzione Macerata Cultura, Biblioteca e Musei, di cui è direttrice e con essa del polo museale di palazzo Buonaccorsi e la rete Macerata Musei. In servizio al comune di Macerata dal 1988, è stata dirigente, non solo della Cultura ma anche di altri servizi come la Comunicazione e la Scuola.

 Ha gestito in questi anni non solo un semplice servizio, ma l’intero ambito culturale maceratese, sedendo ai tavoli che hanno permesso di realizzare ciò che Macerata è oggi nel settore della Cultura. Tramite il suo servizio, lavorando in stretta connessione con gli indirizzi di governo della città, si è permesso, infatti, di dar voce a tutto un fermento culturale della città, che ha visto in lei una valida interlocutrice, concretizzando un alto progetto culturale per la città. A lei, con gli auguri e il ringraziamento del Comune e della città, anche il saluto de “La rucola”.

30 settembre 2018  

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