Sempre a proposito di satira popolare intesa a fare dell’anticlericalismo spicciolo e ameno, si può qui ricordare che per dimostrare i vantaggi del sacerdozio nelle case del popolino si usava dire ai ragazzi schizzinosi o contestatori davanti al piatto del giorno: “Se vvulìi magnà bbè’, cojó! te duvìi fa pprète!” (Se avessi voluto mangiare bene, stupidotto! avresti dovuto farti prete!). Quando il ragazzo sul lavoro batteva la fiacca e si lamentava per la durezza della fatica, il genitore gli faceva osservare acidamente: “Se tte pesa la fatiga e non vulìi penà’, allori te duvìi fa pprete!” (Se ti pesa la fatica e non volevi penare, allora ti dovevi fare prete!).
25 settembre 2018