Michele, è giunto il momento di debuttare in Europa a livello individuale, in quel di Berlino affronterai i Campionati Continentali nella tua 50 km e ancora una volta seguirò le Tue gesta a casa.
La gara di Taicang
Certo il ricordo di Podebrady del 2017 è ancora vivido ma non sempre si può essere dove il cuore vorrebbe portarti. Vieni da un ottimo campionato Mondiale a squadre dove a Taicang, in Cina, hai superato al meglio una difficile prova sia dal punto di vista meteo sia dal punto di vista tattico sia dal punto di vista umano. Non c’era il Tuo Tecnico, Diego Cacchiarelli e non c’eravamo noi tifosi. Inoltre la prova era valida per agguantare gli altri due posti disponibili per la convocazione degli Europei appunto e quindi la posta in gioco era molto alta. Con una gestione ottimale però hai passato ogni ostacolo e sei stato il migliore degli azzurri con un probante 14° posto con il Tuo secondo crono di sempre: 3h53’00, facendo una seconda parte di gara all’altezza dei primi classificati!
La preparazione
Ma oramai anche questo è un semplice ricordo la concentrazione è rivolta tutta al 7 di agosto quando verrà dato il via. Di chilometri ne hai macinati in quantità e inoltre hai anche effettuato la Tua prima vera esperienza di preparazione in altura stando quasi un mese in quel di Livigno. Le sensazioni sono ottime ma il caldo sarà certamente una delle molte incognite da non sottovalutare!
L’augurio dalla “testa” dell’amico
Come sempre la vigilia della partenza è riservata ai saluti e agli auguri. La “solita scritta” che il barbiere (Carducci’s Family), mi ha stampato in testa spero Ti sia di monito ma nelle Tue parole noto qualcosa che non mi convince: sei troppo sicuro di essere fra i protagonisti! Partire “affamati” è indispensabile in chi affronta una competizione di alto livello ma credo che si debba avere sempre la certezza del lavoro svolto, la consapevolezza di dare il massimo, il rispetto degli avversari ma anche la prudenza di sapere che ogni gara fa storia a sé perché mille sono le variabili che possono interferire nelle quasi 4 ore di gara! Le sensazioni di Taicang e di Podebrady dovrebbero accompagnarti e ricordarti che nella 50 km bisogna sempre effettuare una gara di grande spessore tecnico e mentale senza lasciarsi condizionare troppo dalle sensazioni e dall’emotività del momento.
Lo striscione per Berlino
Ho deciso comunque di essere presente nel caldo di Berlino ugualmente anche se in modo un po’ diverso. Vito ha infatti il “compito” di affiggere lo striscione che ho fatto preparare appositamente. Ai lati ci sono le due foto, al momento, più importanti della Tua carriera sportiva: quella del primo titolo Italiano Assoluto di Catania 2016 e quella del bronzo in Coppa Europa a Podebrady nel 2017, mentre in mezzo c’è il nostro motto: Hasta la Victoria! Voglio farti vedere e sentire che nonostante tutto Ti sono vicino!
Una gara quasi in diretta
È difficile per me seguire la gara attraverso la Tv perché spesso l’inquadratura è solo per chi occupa le prime posizioni, ma le informazioni che Tuo fratello Luca ed il fido Vitangelo mi inviano per telefono sono quasi una telecronaca in diretta. L’inizio è soddisfacente, forse un pizzico di prudenza in più non guasterebbe, ma quando vedo che dopo i primi 20 km attacchi, la sudorazione aumenta anche per me che sono solo un telespettatore! Le immagini ti danno in linea con la velocità dei primi, quando loro passano il traguardo Tu appari nella parte opposta, e gli sms mi dicono che stai bene, ma non sarà stato un azzardo iniziare così presto la consueta rimonta? Il dubbio mi attanaglia!
Il crollo
Il tempo non passa e così quando arrivi al 34° km ecco i primi scricchiolii arrivarmi via tele, spero sia una crisi superabile e invece Vito, da esperto maratoneta, coglie appieno l’attimo e sentenzia quello che da lì a poco si verificherà: la spia rossa è accesa, ora arrivare sarà difficile! È Serenella a darmi ufficialmente la notizia: al 42° km ti fermi, il momento è difficile anche per chi, a più di 1000 chilometri, è di fronte alla Tv! L’immagine è spietata, non ci sono parole!
Ripartire
Il morale è a pezzi ma ora non è il momento di fare ragionamenti, a freddo servirà analizzare quanto accaduto. Sarà necessario farne tesoro e metabolizzare il tutto per poi ripartire perché… domani è un altro giorno! Morali e processi non ne faccio, sarebbe troppo facile e comodo col senno di poi, quindi ci si rimette di nuovo in marcia a testa bassa. Gli ingredienti sono i “soliti”: sudore, concentrazione, chilometri e la giusta rabbia e voglia di essere di nuovo protagonisti del proprio destino. Profilo basso e, come diceva un grande Pierangelo Bertoli: “Sguardo aperto e dritto al futuro”!
Fabrizio Giorgi
7 settembre 2018