Ci scrive un avvocato maceratese: “Sollevo una questione nei confronti del Comune di Macerata in merito alla tassa rifiuti che grava sugli studi legali. È notorio che nello studio legale l’unico rifiuto prodotto è la carta che, allo stato attuale, non solamente è differenziata ma costituisce addirittura un utile per l’Azienda che gestisce la raccolta”. Quesito interessante, da integrare con un altro riguardante le famiglie: perché si paga la tassa secondo l’ampiezza dell’abitazione e non in base al numero degli abitanti della stessa? Un persona che abita un appartamento di 60 mq produce più rifiuti di 4 persone che vivono in un appartamento di equivalente ampiezza? No. È evidente che è sbagliato il parametro. Non servono né microchip né altro ma una media ottenuta dividendo il peso della raccolta annua per il numero dei residenti in provincia: moltiplicando il risultato per il numero degli abitanti in una casa avremo una tassa più equa.
15 agosto 2018