L’Università di Macerata attira risorse per lo sviluppo del territorio: l’Ateneo è stato premiato dal Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la lotta alla contraffazione – con un finanziamento di 60mila euro per un progetto sulle industrie culturali e creative.
La somma consentirà di attivare due assegni di ricerca per figure specifiche di “Manager per il trasferimento di conoscenze” che opereranno a supporto di queste particolari imprese del territorio, relativamente allo sviluppo e alla tutela del patrimonio intangibile racchiuso nei loro prodotti e servizi.
Il progetto è stato elaborato dall’Ufficio valorizzazione della ricerca Ilo e Placement con il supporto scientifico della professoressa Francesca Spigarelli, delegata del rettore al trasferimento tecnologico, in risposta al bando per il potenziamento e lo sviluppo delle competenze degli uffici di trasferimento tecnologico intitolato “Valorizzare l’Umanesimo Digitale: proprietà industriale e industrie culturali creative”, lo stesso potrà contare su un budget complessivo di 120 mila euro, di cui 60 mila coperti dal finanziamento Mise e i restanti di cofinanziamento.
“L’obiettivo – spiega il rettore Francesco Adornato – è quello di proseguire le attività di valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico presente a livello locale, già sviluppate attraverso CreaHub, e, allo stesso tempo, potenziare la competitività delle imprese del territorio”.
Come indica il Ministero stesso, l’importanza di proteggere e valorizzare i diritti di proprietà industriale nasce da un concetto fondamentale: competitività. L’innovazione, la creatività, il know-how, la ricerca, ma anche l’aspetto estetico dei prodotti o il carattere attrattivo dei marchi sono i fattori che consentono alle imprese di essere competitive in un mercato altamente concorrenziale. Nel caso delle industrie culturali, la tutela di prodotti creativi, generalmente immateriali, risulta ancora più complessa. Si comprende quindi l’importanza dell’apporto altamente specialistico che l’Università di Macerata può offrire alle imprese per affrontare questo scenario.
4 agosto 2018