Maurizio Boldrini immenso nel recital “Le differenze della poesia”

Nell’ambito di “Macerata d’Estate”, programma d’iniziative organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Macerata, è andato in scena Maurizio Boldrini del Minimo Teatro con il recital poetico “Le differenze della voce”. Le parole tremano quando incontrano la voce di Maurizio Boldrini, come se sapessero di essere liquidate, acquerellate, a tratti scolpite, sospese sulle nuvole dell’emozione e rimandate al suono dell’origine. I numerosi spettatori convenuti ieri sera nell’accogliente cortile del palazzo, nel cuore di Macerata, oltre che trovarsi immersi in una magia, sono stati testimoni in ascolto dell’unico artista che oggi in Italia sappia essere erede della grande tradizione dei poeti della voce, tradizione che annovera artisti diversissimi come, a esempio, Nando Gazzolo, Riccardo Cucciolla, Carmelo Bene, Demetrio Stratos. Ecco, Maurizio Boldrini è nella sua unicità di scrittura vocale non riconducibile a nessuno dei citati eppure è come se portasse in sé il compendio della secolare ricerca dell’espressione poetica. Egli non legge, scrive con la voce nell’immediato dell’esecuzione, sommando la sua poesia a quella del testo labirintico, quindi nessuna possibilità d’uscita per il pensiero, crea per maestria e  incanto l’unico luogo possibile, quello dell’ascolto, il luogo raffinatissimo, astratto, sospeso della sensazione. Per l’occasione gli sono state amiche complici le voci poetiche di Maria Callas, Rossella Or, Riccardo Cucciolla, Mario Luzi, Giuseppe Ungaretti, Dino Campana, Guido Garufi, Remo Pagnanelli, Eugenio Montale, Andrea Zanzotto, Giampaolo Vincenzi, Giovanni Prosperi, Emilio Villa, Carmelo Bene, Pier Paolo Pasolini, tutti vivi, tutti presenti!

13 luglio 2018

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