Queste aree, partite come lottizzazioni, non sono ancora decollate per cui suggeriamo di cambiare la loro destinazione d’uso in… aeroporti, strutture di cui il territorio maceratese è carente dopo la chiusura della pista di atterraggio di Sforzacosta. Nella foto sopra ci sarà l’aeroporto “Valleverde”, con numerose piste di atterraggio e ampi spazi per realizzarci gli hangar. Nella foto sotto l’aeroporto “Damen” o, anche, “San Claudio”, area più modesta, adatta per aerei a basso tasso di inquinamento: alianti, ultraleggeri e, perché no, anche a pedali.
Manca una zona idonea all’atterraggio di grandi elicotteri come il CH-53E o il russo Mil-Mi24 (il Mil-Mi26 forse è eccessivo) o il Chinook; c’è il piccolo eliporto dell’ospedale… ma è per giocattolini, motivo per cui a Macerata si è pensata l’ennesima lottizzazione (la Simonetti a Piediripa) da variare in un efficientissimo eliporto a servizio del territorio, che di centri commerciali siamo pieni.
6 giugno 2018