Quella miriade di fiocchi di neve che scendono disordinati dal cielo sono gioia per bimbi e poeti ma non per noi presi dalla quotidianità!
L’anno prima: “Grazie!”
Una passata nevicata avevo imbracciato la pala e ripulito le scale di uno dei sottopassi che mi permettevano di arrivare al lavoro; dai passanti erano arrivate, prima parole di riconoscenza per il Comune poi, avendo fatto notare che ero un “semplice” cittadino con una “semplice” coscienza civica, erano giunti dei piccoli ma significativi grazie!
Quest’anno: niente “Grazie!”
Quest’anno, per non prendere di nuovo la pala, ho pensato di ripulire le scale di Largo Affede, o quelle del sottopasso del Convitto o del sottopasso in Via Ancona usando gli scarponi che avevo ai piedi. Il lavoro non sarà stato ottimale ma era comunque da apprezzare e ben visibile, solo che, pur incontrando umanità varia, il tutto è passato inosservato.
I giovani? Indifferenti
Ciò che più mi ha addolorato è stata “l’indifferenza” dei giovani che, anzi, mordevano il freno per passare, quando sarebbe bastato un “grazie”, non dico “aspetti che puliamo insieme che viene meglio e si fa prima” per sentirsi parte di una comunità!
Che periodo…
Sono convinto che si viva un periodo di decadenza dei valori e che chi amministra il bene pubblico non debba seguire il mormorio della gente ma operare per il bene della collettività e per la sua crescita etica e morale! Poi passato il “sacrificio” di quel lustro, il politico di turno dovrebbe riconsegnare il frutto di questo operato ai successori sapendo di aver agito in coscienza e con coerenza! Occhio quindi a sbandierare… “è il volere del popolo” perché non sempre questo rappresenta seguire la strada del benessere di tutta la collettività, economica e sociale! Meditate.
Fabrizio Giorgi
22 maggio 2018