A Camerino, una Basilica ferita e chiusa dal 26 di ottobre 2016 e un bellissimo portone aperto dove la stupenda statua di San Venanzio Martire affacciata assiste al concerto della banda musicale Città di Camerino sono gli ingredienti iniziali di una serata ricca di emozioni e ricordi intimi dei tanti presenti. Come da tradizione è una serata fresca ma riscaldata dalla musica della formazione camerte che ha reso omaggio al Santo Patrono.
L’inizio del concerto vede coinvolti tre musicisti camerti come segno di continuità e devozione al Santo. Si inizia con l’inno a San Venanzio Martire composto da don Igino Cicconi, armonizzato dal M° Nelio Biondi e trascritto per Banda dal M° Vincenzo Correnti e, a seguire, l’Inno della Città di Camerino composto da Vincenzo Correnti.
Gli altri brani eseguiti sono “Il Fox della Luna” dall’operetta il Paese dei Campanelli, una suite su temi ebraici di Michele Mangani, il Tema di Anonimo Veneziano di Stelvio Cipriani e le belle Danze Latine di Pietro Damiani. Poi, come lo stesso Maestro Correnti ha detto, oramai la banda camerte si caratterizza anche per l’esecuzione del repertorio di Henghel Gualdi, il grande musicista italiano con il quale lo stesso direttore della formazione camerte ha collaborato a lungo, di Gualdi sono stati eseguiti America e Dancing Paradise.
Un momento particolare quando il M° Vincenzo Correnti ha voluto ricordare la solidarietà che l’associazione camerte Adesso Musica ( Istituto musicale Biondi e Banda Città di Camerino ) hanno avuto e stanno avendo dal mondo amatoriale musicale e anche da alcuni enti musicali prestigiosi, sperando che un nuovo sogno, quello di riuscire a costruire una nuova scuola di musica si possa realizzare e concretizzare. A conclusione Don Marco ha ringraziato la formazione camerte per le belle emozioni che ha regalato al numeroso pubblico presente il quale in silenzio ha ascoltato e applaudito tutte le esecuzioni musicali proposte.
#ilsismanonfermeràlamusica
21 maggio 2018