Una pratica virtuosa d’integrazione e di accoglienza è possibile nei piccoli paesi, quando gli extracomunitari inseriti sono gruppi familiari e non troppo numerosi, come sta accadendo a Montelupone dove, alla vigilia del Ramadan, si è concluso l’anno scolastico del corso di lingua araba dedicata ai bambini delle famiglie immigrate da anni dal Nord Africa. Il corso si è concluso con una festa, nella sede appena ristrutturata dell’associazione Galantara-Ratalanga, alla presenza del sindaco dottor Pecora, del vicesindaco professor Muccichini, della presidente del “Ratalanga” professoressa Daniela Gattari, delle docenti di madrelingua e, naturalmente, dei bambini per lo più di origine marocchina e tunisina e dei loro coetanei italiani.
Come negli anni precedenti, la festa è stata anche occasione conviviale, con piatti magrebini, accompagnati dal rinomato tè.
In tempo di diffuse polemiche relative alle politiche immigratorie in Italia, Montelupone – che in anni lontani ospitò anche profughi vietnamiti – rappresenta un’isola felice e un esempio, in quanto la numerosa componente extracomunitaria della popolazione è rappresentata da famiglie residenti da anni e ben integrate.
I bambini frequentano le scuole pubbliche, parlano l’italiano e il dialetto locale, nel pomeriggio frequentano i corsi sportivi delle varie società, insomma sono bambini monteluponesi in tutto e per tutto. Tuttavia, quali figli di emigrati, e come accade dappertutto nei Paesi europei, crescendo rischiano di perdere le proprie radici, la propria identità antropo-culturale, di sentirsi non italiani in Italia e nemmeno marocchini in Marocco, di subire un impoverimento esistenziale mentre, invece, la doppia cultura può e deve essere un arricchimento e, proprio per perseguire tale arricchimento culturale ed esistenziale, è la premessa di una integrazione aperta e consapevole. I Servizi sociali del Comune guidati dal vicesindaco Muccichini, insieme con le mamme magrebine dei bambini, promuovono la scuola pomeridiana di lingua araba, il tutto basato sul volontariato: è un investimento per il presente e per il futuro.
20 maggio 2018