Piceni e Pelasgi, popoli dimenticati dalla storia e dagli storici

Moltissime cose avvicinano i Piceni e i Pelasgi: forse pure il Re Pico, che fu figlio di Saturno e che, probabilmente, nacque in Italia. Piceni e Pelasgi sono stati quasi dimenticati dalla storia e dagli storici, sempre (o quasi) al servizio dei vincitori (Roma e Atene, in questo caso). Dei Piceni abbiamo parlato a lungo; ora qualche parola e varie immagini esplicative sui Pelasgi.

(Da enciclopedia Treccani) Civiltà micenea – da Micene principale città stato della Grecia pre-ellenica (XX secolo a C) nella regione dell’Argolide, nel Peloponneso. Altri importanti centri, oltre Micene, erano Argo (scudo Argolico), Pilo e Tirinto; inespugnabili grazie alle poderose mura dalle quali erano protette, spesso alte fino 10 m e larghe da 7 a 17 m.

Si dovrebbe dedurre che i Pelasgi furono gli Architetti ma non è detto.

Mura pelasgiche – L’attribuzione ai mitici Pelasgi, della costruzione di mura fatte di grossi blocchi di forma irregolare, fece dare in passato a queste mura la denominazione di pelasgiche, che oggi si preferisce sostituire con quella di poligonali.

Dionigi di Alicarnasso informa pure che Pelasghi ed Aborigeni abitarono promiscuamente molte città fabbricate da loro o tenute un tempo da Sicoli: tale era la città dei Ceretani, Agilla detta in quei giorni, e tale era Pisa, e Saturnia, ed Alsio ed altre

Grandi muraglie a secco sono ancora in varie parti della Italia centrale, compresa Saturnia fondata dai Pelasgi. Alle mura pelasgiche furono affibbiati parecchi nomi: Saturnine (correttamente: da Saturnia vedi sopra), ciclopiche, megalitiche ecc. ma…“Poligonali”… sembra  proprio un’altra chiara e stupida “damnatio memoriae” e, anche, molti “dotti sofisticati” quando pontificano su resti di mura ciclopiche in Italia, le descrivono come mura romane del 300 a. C.!

Nazzareno Graziosi

18 maggio 2018

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