Lettera a un artista: “Il nostro pianto ai piedi del tuo Crocifisso”

Caro Silvio – Al rientro in sede ho trovato la sorpresa del catalogo omaggio per l’80° tuo genetliaco. Mi unisco, all’inizio del nuovo anno, al coro degli amici, colleghi e discepoli che mi hanno consentito di conoscere meglio “l’uomo” e “l’artista” incontrato a Bolognola, per formularti sinceri auguri di longevità, produttiva di opere artistiche e tante serene gioie in seno agli affetti familiari. Rivado, col ricordo, alle tue tele che approntasti e regalasti alla chiesa del paesino montano di Bolognola, quasi presagio di ciò che sarebbe successo col terremoto… Ora davvero quelle tele acquistano linguaggio poetico e “profetico”: il dramma della vita di montagna, il nostro pianto ai piedi di quel tuo meraviglioso Crocefisso che è effusione di conforto, l’azione della Grazia divina che ci sostiene e c’incoraggia ad andare avanti nella vita! Caro amico e Maestro, ti dedico questi versi spontanei:

Albe e tramonti / di azzurri monti Sibillini / riempite di stupore / e meraviglia / lo sguardo di Silvio! / Deponete nel suo cuore / fatate emozioni d’incanto. / Ad esse attingerà ancora / riserve di creatività / l’estro geniale, / enigmatico, dell’artista / nell’estasi musicale / di magiche policromie.

Roma 12.1.18

Tuo Paolo Miccoli

17 aprile 2018

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