Uno scherzo clamoroso fu architettato ai danni dei maceratesi

Oggi è il 2 aprile e non sembra che ci siano stati “scherzi” clamorosi nella giornata di ieri, 1 aprile, all’infuori di quello… ospedaliero. Invece uno scherzo feroce fu architettato ai danni di tutto il circondario, e si consumò fuori tempo, per renderlo più credibile, nel novembre del 1913 usando la smania della gente di vedere un aereo perché, fino ad allora, di gesta aviatorie i maceratesi ne avevano solo letto e sentito dire. In quel periodo andava forte Gianni Widmer, giovane pilota di talento, che infilava raid aerei uno dietro l’altro. Un telegramma inviato da un ufficio stampa al Sindaco di Macerata annunciava l’arrivo del campione che, volando la “Gara degli Abruzzi”, sarebbe atterrato a Pausula (oggi Corridonia) presso la stazione ferroviaria. Il Comune entrò in fermento, tutti si dettero da fare, dagli assessori  agli uscieri, si allertarono i vigili, la Croce Verde, la polizia e i carabinieri. Il telegramma venne affisso sulle vetrine del negozio Morbiducci e la gente smaniava. Alcuni giornalisti, sospettosi, verificarono la notizia che risultò falsa. Avvertirono il Sindaco evitandogli una “magra”, ma non si fece in tempo ad avvisare la gente. L’atterraggio era previsto per le ore 14 e migliaia di persone erano in attesa, giunte da Macerata, da Pausula, da Mogliano e fin da Tolentino. Gli scettici non andarono ma restarono a scrutare l’orizzonte dalle le mura cittadine. Su terrazze, torri e campanili c’erano vedette armate di binocoli! Iniziò a piovere ma la gente, imperterrita, attese fino alle ore 17. Si era sparsa la voce che il Widmer fosse partito in ritardo per un guasto. Nessuno pensava a uno scherzo: c’erano anche i carabinieri! E fu così che i maceratesi restarono fino a tardi ad ammirare il volo… dei passeri e dei “pistacoppi”!

2 aprile 2018

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