In California due enologi riescono a imitare il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino… usando le loro competenze chimiche. Infatti analizzando il vino con strumentazioni complesse ne hanno isolato le componenti e, senza uva, hanno provato a realizzare diversi tipi di vino. Il loro è un mix di acqua, etanolo e vari additivi. Pare che stiano ottenendo discreti risultati, anche se i sommelier dicono: “È facile individuare il vino artificiale: sa di plastica!” Insomma, gli americani se non manipolano la natura non sono contenti! Quindi… a loro il sapore di plastica, a noi quello naturale del Verdicchio e della Vernaccia di Serrapetrona!
7 marzo 2018