La nostra Macerata sta passando momenti terribili, situazione oggettiva senza andare a cercare cause già ampiamente scritte in questi giorni, non è tempo di polemiche. Abbiamo paura che su Macerata si stiano addensando neri nuvoloni e non vogliamo che ciò accada. Pubblichiamo di seguito una dichiarazione del Sindaco Romano Carancini, che condividiamo, diretta alla Comunità maceratese, anche se, a nostro avviso, il compito di prevenire ulteriori disordini spetta alla Prefettura che deve mostrarsi più decisa e autoritaria vietando qualsiasi tipo di manifestazione per molti giorni a venire. Il gruppo d’individui che hanno compiuto un raid in centro storico potrebbe essere stato di avanscoperta per conoscere il luogo e saggiare la risposta delle Forze dell’Ordine, in previsione di attacchi tra fronti contrapposti. Macerata non divenga ulteriore teatro di scontri, è già stata troppo violentata.
Dichiarazione del sindaco Romano Carancini
“È il tempo della Comunità, della nostra Comunità. Forse fin qui ho detto troppo timidamente che i prossimi giorni sono, da un certo punto di vista, più delicati di quelli terribili passati. E allora chiedo a tutti di farsi carico del dolore, delle ferite e dello smarrimento della mia città. Si fermino tutte le manifestazioni, si azzeri il rischio di ritrovarsi dentro divisioni o possibili violenze, che non vogliamo, non vogliamo. So bene che c’è il “sentire” di molti di voler esprimere tanti buoni sentimenti generati dalle brutte cose accadute la scorsa settimana. Ma oggi io ho a cuore la mia Città, la forte volontà di proteggerla verso la nostra normalità, il nostro quotidiano incedere tra bellezze e problemi. È per questo che mi appello alle donne e agli uomini, in particolare ai giovani, di buona volontà per sospendere spontaneamente ogni pur legittimo desiderio di far sentire la propria voce, in questi giorni difficili e fragili. Io sento forti le responsabilità per la città, per la comunità di cui sono parte e credo che ci sia un tempo per il silenzio e un tempo per manifestare, tutti insieme, a favore della vita, per la nostra Costituzione, per i diritti alla legalità. Questo è il tempo della riflessione e dell’impegno a riprendersi e ritrovarsi, tra noi, verso quello che siamo”.
7 febbraio 2018