Un prezioso riconoscimento al progetto dell’Amministrazione comunale di Macerata“Famiglie a colori” è arrivato da parte del Centro Studi Cultura e Società nell’ambito della V edizione del Premio Persona e Comunità che si propone di premiare, valorizzare e diffondere le migliori esperienze finalizzate allo sviluppo, al benessere e alla cura delle persone realizzate dalla Comunità, rappresentata dalle Pubbliche Amministrazioni e dalle organizzazioni di volontariato, per il miglioramento concreto della qualità della vita, in un’ottica di servizi offerti alla persona e ai cittadini.
“Famiglie a colori” al terzo posto
“Famiglie a colori” che, come noto, prevede la promozione dell’affido ai minori stranieri non accompagnati attraverso la ricerca e la valutazione di famiglie disponibili ad accogliere i ragazzi, si è classificato la terzo posto nella sezione Sezione C – Solidarietà e Servizi Socio-Sanitari dietro a E.O. Ospedali Galliera di Genova e Comitato promotore S-NODI di Torino.
Il Comune di Macerata sarà chiamato a illustrare il progetto, che sarà anche pubblicato a cura del Centro Studi, nel corso della cerimonia di premiazione fissata per il prossimo 2 marzo a Torino.
Progetto efficace e meno oneroso
Il progetto Famiglie a colori, attivato dal giugno del 2016, ha consentito di affrontare con maggiore adeguatezza il tema dell’accoglienza dei minori, soprattutto in termini di integrazione sociale e culturale dei ragazzi che faticosamente hanno raggiunto un luogo di speranza per ridefinire il loro progetto di vita. Rappresenta anche una risposta più efficace e meno onerosa all’abituale inserimento del minore in struttura educativa. Per capire la portata del progetto basti pensare che, solo nel 2016 sono stati accolti dal nostro Comune 59 minori stranieri non accompagnati, i quali, a causa della saturazione della ricettività regionale, in gran numero hanno dovuto trovare collocazione in comunità educative fuori regione.
Trend di crescita positivo
Famiglie a colori dalla sua nascita ha visto un trend di crescita molto positivo. Infatti, mentre nel 2016 ha visto accogliere dalle famiglie 15 minori, nel 2017 i bambini ospitati sono stati 30. Il riscontro positivo del progetto lo si deve anche al lavoro di squadra svolto dagli operatori sociali assieme alle famiglie, sostenute attraverso incontri mensili condotti da una psicologa dei Servizi sociali comunali, in forte sinergia con le diverse realtà del territorio maceratese.
23 gennaio 2018