Silvio Craia ritorna vincitor al paese natìo, Corridonia, dal quale è partito “vincente” tanti anni fa. Vincente per la sua forza di volontà, per la passione artistica che mai lo ha abbandonato, per le sue intuizioni che lo hanno condotto ai vertici del mondo artistico nazionale e non solo.
È tornato a Corridonia accolto dagli amici e con sé ha portato le sue più recenti opere, esposte in uno spazio recuperato all’arte in modo egregio da Leonardo Serafini.
Paesaggi. Il gesto che spande il colore. Mare, monti, colline che divengono astrazioni. Silvio sente e raccoglie le vibrazioni della terra marchigiana, le trasferisce sulle tele e da qui le lascia espandere. È sintesi che vive, che si lascia toccare, ti ci puoi immergere e la puoi respirare.
Un vernissage come una festa a Corridonia, con il Sindaco Paolo Cartechini a fare gli onori di casa mentre Daniele Taddei traccia la vita artistica dell’ospite, accompagnato in questo meritato elogio dalle parole di Giuliana Pascucci e Loredana Finicelli con, in più, la testimonianza di Chiara Virgili, nipote di tanto nonno. I versi di Mario Monachesi hanno poetizzato il percorso di Silvio “Un giorno, un mattino, un sole, il Silvio di paese s’avviò, dietro la luce in mente…”. Poi è arrivato un altro genere di arte, quella culinaria di Luciana Monachesi che mette sempre tutti d’accordo e che, ogni volta, supera se stessa.
La mostra sarà visitabile a Corridonia, nella “Officina delle Arti” in via Piave 15 (nei pressi dell’Autopalazzo), fino al 21 gennaio e vale davvero un viaggio per ammirarla.
14 gennaio 2018