La mostra fotografica (meglio, di foto-pittura) “Profondità abitate, la trascendenza della materia” di Alessandro Fronterrè si terrà al Palazzo Castiglioni di Cingoli (Corso Garibaldi, 85) dall’08 al 18 Dicembre 2017, con inaugurazione l’8 dicembre alle ore 18:00.
Alessandro Fronterrè, giovane artista siracusano, si cimenta con gli abissi dell’inconscio attraverso una serie di immagini non meramente “fotografiche”, ma in creazioni associabili alla foto-pittura. Sono immagini di visioni interiori, creazioni di “luoghi” in cui la materia funge solo da supporto, da “trampolino di lancio”, e non possiede che valore e importanza solo se posta in relazione al suo lato oscuro e intangibile, misterioso e impalpabile, che è il suo lato spirituale.
Scrive Denitza Nedkova
“Il corpo cavo della materia, la quota variabile del flusso vitale, mostrano sempre a chi li abita unicamente la profondità ma mai il punto d’arrivo, mai il nucleo generativo. Alessandro Fronterrè fa emergere la sua curiosità di artista in questa immensità che si apre tra conscio e inconscio e naviga raccogliendo relitti, ricordi passati e futuri, bagliori non ancora spenti o pronti per accendersi. I campi bidimensionali della sua pitto–fotografia mostrano un congelamento spazio-temporale che ha la sterilità formale del surrealismo e la trasparenza cristallina del romanticismo. Uno sguardo lirico, liquido e non fissativo tradisce la natura poetica di queste immagini, che esistono tra la realtà fotografica della ragione e la sfuggente libertà figurativa dell’inconscio. Il viaggio, condannato a non finire perché essenza di ogni opposto, interessa l’artista sopra ogni cosa e tradisce uno spirito giovane e ‘affamato’ di verità o, meglio, d’immensità”.
L’analisi di Gino Carpi
“Profondità abitate, il titolo della mostra, rimanda intenzionalmente a un non luogo, un territorio della nostra mente in bilico tra fede e pensiero, conoscenza e suggestione. Le immagini off-camera si pongono immediatamente a confronto con la pittura, con la chiara consapevolezza e intenzione di realizzare un simbolismo allo stato puro. Alessandro Fronterrè esprime in un moderno linguaggio poetico l’azione digitale utilizzata per il suo lavoro, in cui il valore simbolico è la costante esigenza di oggettivizzazione dell’inconscio, ansie e angosce della modernità richiamate a viva voce attraverso la psicologia delle forme e l’impiego della luce come mezzo espressivo ed estetico. Per Alessandro Fronterrè la fotografia è uno strumento per meditare, come l’ha definita Lyle Rexer (The Edge of Vision), una ricerca di risposte sui grandi misteri dell’essere rivolta all’uomo-spettatore, soggetto della percezione e interprete del suo lavoro. Nonostante la sensazione d’irrealtà e di spaesamento, il lavoro di Fronterrè è in grado di attrarre inevitabilmente l’osservatore, di trascinarlo in un contatto irresistibile, in quanto vitale, dentro le profonde atmosfere evocate che rimandano a stati pre-natali, a livelli inesplorati del nostro subconscio”.
Info
Orari: da lunedì a domenica – 11:00 / 23:30 – mercoledì chiuso
Ingresso: gratuito
telefono: +39 0733 60 2531
e-mail: info@alessandrofronterre.com
sito web artista: http://www.alessandr ofronterre.com/
Link evento: https://www.facebook. com/events/337898126673954/
28 novembre 2017