Tra gli scogli d’estate,
e te che vendevi sogni
nel cielo azzurro
che tracciava il tuo nome.
Nome sparso nella brezza,
osservato dalla gente che ci sorrideva
e ci circondava.
Nome che riconoscevo nei tuoi capelli
o al risveglio, atteso del giorno,
perdendomi nei tuoi occhi,
per i nostri giochi.
Camminavamo sulla sabbia
dove risonavano le nostre anime
pure e semplici
sotto il sole dell’infanzia,
esile bambina senza timori,
che eri al di là dei giorni
del passato, avvolta
nel silenzio presente,
senza futuro,
protetta da una vita quieta
innocente, incontaminata.
Fiore di carezze, appena nato,
colto dal sussurro del mare.
19 novembre 2017