Questo il comunicato stampa inviato alle testate d’informazione dal Comune di Macerata, che pubblichiamo integralmente:
“Dopo la fase di avvio avvenuta nel maggio scorso, con il nuovo piano della sosta è entrato a pieno regime anche quello relativo alla ZTL del centro storico di Macerata, predisposti dall’Amministrazione comunale come ulteriore tassello al progetto di bellezza e fruizione della città, con un centro storico aperto alle persone e più vivibile. La ridefinizione della Zona Traffico Limitato ha previsto, come noto, nuove disposizioni in materia di accesso al centro storico con varchi, muniti di telecamere in entrata in via don Minzoni, corso Matteotti e via Mozzi e in uscita in via XX Settembre e Porta Convitto. Si ricorda che la ZTL con accesso da via Don Minzioni è valida h 24, sia nei giorni feriali che in quelli festivi e che c’è la possibilità di attivare un permesso di accesso a 3 euro per una durata di 30 minuti in qualsiasi orario mentre per alcune categorie professionali, quali artigiani, imprese edili e rappresentanti di commercio, è stato introdotto un nuovo permesso temporaneo giornaliero di cui gli interessati possono usufruire nelle fasce orarie 7:30 – 12:30 e 14:00 – 18:30. Si ricorda inoltre la possibilità di accedere liberamente al parcheggio a pagamento in piazza Vittorio Veneto. Con l’occasione si segnala la necessità di porre maggiore attenzione al rispetto delle diverse discipline riguardanti la ZTl e le Aree pedonali. A esempio i ciclomotori e i motocicli possono accedere liberamente alle Zone a Traffico limitato mentre il loro utilizzo è interdetto nelle aree pedonali che sono piazza della Libertà, corso della Repubblica, corso Matteotti e via Garibaldi (per questa ultima l’area pedonale è in funzione dalle 11 alle 6 del mattino del giorno successivo)”.
Il commento de La rucola
Il centro storico cittadino è ormai diventato un ristorante-bar-porchetteria-friggitoria-snackeria sia a cielo aperto che a loggiati coperti e, all’odore del fritto misto si sperava, almeno di non sentire più il puzzo dei motori. Così non è perché se alle auto è poco consentita l’entrata non lo è altrettanto per i motoveicoli. Sapete perché? Per una scelta politica? Per una scelta ambientale? No. semplicemente perché le telecamere riescono a documentare la targa delle auto ma non quella, più piccola, delle moto, la cui lettura è così sfocata da far scambiare, per esempio, il 5 con il 6 e simili.
Con buona pace delle chiacchiere ecologiste-ambientaliste e sperando che tutti i maceratesi non corrano a comprarsi una moto, altrimenti addio traffico limitato.
18 novembre 2017