A cura della Giunta della Regione Marche è uscito in questi giorni l’ultimo libro di Romano Ruffini “La Croce Verde nella storia di Macerata”. Come è consuetudine dello scrittore, l’opera è frutto di una lunga ricerca basata non solo sulla documentazione reperita presso l’Associazione, ma anche e soprattutto sul paziente esame della numerosa stampa locale in un arco di tempo più che centenario.
La Croce Verde a Macerata nasce nel 1902
La nostra Croce Verde nasce infatti agli inizi del 1902 per iniziativa di un gruppo di concittadini delle più diverse condizioni sociali, ma in prevalenza di giovani operai. Il decesso di una partoriente non assistita perché abitante in una zona isolata della campagna fu uno dei motivi che determinarono la costituzione dell’Associazione, il cui atto venne sottoscritto di fronte al notaio da 70 maceratesi. Il numero dei soci aumentò fin da subito in concomitanza con l’aumento degli interventi della società, non limitati alla città ma estesi anche alle frazioni e ai centri vicini.
Il Sindaco Milziade Cola: “Umanitaria e benemerita”
Nel libro vengono narrati, con una precisa documentazione riportata nelle numerose note a fondo pagina, gli sviluppi nel tempo della Croce Verde, dai rapporti iniziali non sempre facili con l’Amministrazione Comunale alla ricerca di una sede dignitosa dove operare, alle numerose iniziative popolari poste in essere per reperire fondi onde acquistare materiale e attrezzature sanitarie. Fra queste ultime vengono ricordate le lettighe per il trasporto in ospedale dei malati, dai primi rozzi tipi condotti a mano sino ai modelli più elaborati, realizzati anche dalla ditta locale Narsete Zanconi. Nei Consigli direttivi che via via si susseguono alla guida dell’Associazione iniziano a essere presenti i nomi di validi professionisti e di medici, che danno, già a pochi anni dalla costituzione, un forte impulso a una presenza divenuta indispensabile nella vita cittadina, tanto che lo stesso Sindaco Milziade Cola riconosceva la Croce Verde “umanitaria e benemerita”. Un giudizio datato 1908 ma valido sino a oggi, come ben documenta Romano Ruffini nelle oltre 400 pagine del volume.
Rare foto d’epoca
Una opera indubbiamente di grande valenza storica, perché il lungo racconto di una Associazione più che centenaria, con tutti gli inevitabili problemi che non possono non nascere all’interno di un gruppo, è visto nell’ambito della storia locale e nazionale. Una ricca raccolta di foto d’epoca, dalle prime datate 1906, insieme con ampi stralci di fatti di cronaca, tratti dai giornali del tempo, relativi agli interventi dei “militi” della Croce Verde rendono ancora più interessante l’opera. Desidero aggiungere infine una notizia non riportata nel volume, dato che non era a conoscenza dell’autore.
Le due opere di Wladimiro Tulli
Nel 2002, ricorrendo il centenario dell’Associazione, l’allora Presidente Giorgio Leopardi mi chiese di contattare Wladimiro Tulli per avere un ricordo arti stico della ricorrenza. Tulli accolse di buon grado l’invito, realizzando due belle opere dai colori vivaci, trasformate in litografie raccolte in una cartella di 99 esemplari, firmati e numerati. L’artista non volle compensi per la sua opera, forse l’ultima realizzata prima della scomparsa; mi disse che quello che aveva fatto era solo un piccolo modo per ripagare la Croce Verde per la sua opera disinteressata a favore di persone malate.
Siriano Evangelisti
10 novembre 2017