Il 2016 è stato un anno di forte crescita del movimento turistico in Italia: gli esercizi ricettivi registrano il massimo storico di circa 403 milioni di presenze (+10 milioni sul 2015, pari a +2,6%) e 116,9 milioni di arrivi (+3,5 milioni, pari a +3,1%), consolidando così la ripresa, che già aveva iniziato a manifestarsi nei due anni precedenti dopo la crisi degli anni 2012 e 2013.
Strutture extra alberghiere molto bene
Sono in aumento le presenze negli esercizi alberghieri, e in lieve crescita la permanenza media, cioè quanti giorni resta il turista nella struttura, ma più consistente è l’aumento delle presenze nelle strutture extra-alberghiere, dove una vacanza costa il 30% in meno.
Particolare interesse turistico per i piccoli borghi
Nonostante i fenomeni di congestionamento delle destinazioni turistiche di maggiore attrazione, come le zone costiere in estate, il turismo è una risorsa diffusa sul territorio nazionale, che interessa anche le aree meno accessibili e meno dotate di infrastrutture. Gli oltre 4.000 comuni che ricadono nelle “aree interne” del Paese, che rappresentano circa tre quinti del territorio e poco meno di un quarto della popolazione, assicurano circa quasi la metà dei posti letto totali e registrano il 36,1% delle presenze dei clienti, perché corrispondono spesso a contesti con caratteristiche tipiche di “borghi”, cioè destinazioni di particolare interesse turistico: con riferimento all’impatto dei flussi turistici sui territori e sulla popolazione residente nell’ultimo anno, si rileva che l’indicatore di “pressione turistica”, calcolato come numero di presenze per abitante, aumenta al diminuire della classe demografica, passando da meno di 6 presenze per ogni abitante delle grandi città a circa 10 turisti per ogni abitante dei piccoli comuni.
Turismo ko in zone sismiche
Tra le aree più fragili del territorio si annoverano, nel 2016, quelle colpite dagli eventi sismici avvenuti in agosto e ottobre, che hanno avuto riflessi diretti sul turismo, soprattutto l’Umbria.
In aumento rispetto al 2015 le presenze in Abruzzo, Calabria, Lazio e Lombardia.
La destinazione principale dei turisti è Roma, seguita da Milano e Venezia, il principale Paese di provenienza dei turisti è la Germania, seguito da Francia e Regno Unito.
Italia 3^ in Europa dopo Spagna e Francia
L’Italia resta il terzo paese in Europa per presenze negli esercizi ricettivi dopo Spagna e Francia, e tutte e tre queste nazioni assorbono il 57,4% delle presenze turistiche nell’Unione Europea.
La spesa media di un turista che sceglie l’Italia è di 369 euro per il viaggio e 82 euro per notte, valori pressoché stabili dal 2014.
Simonetta Borgiani
Fonte dati: Istat