Nuovo ospedale: uscita la notizia, iniziate le discussioni… purtroppo a posteriori. Eppure l’affaire bolliva in pentola da qualche anno e già più volte La rucola (e anche qualche altro organo di stampa), rediviva Cassandra, ne aveva dato notizia, sbagliando l’ubicazione di pochissimi chilometri (da informazioni avute lo avevamo piazzato nei pressi della zona industriale di Corridonia).
Abbiamo più volte ribadito il concetto che la nuova mega struttura sarà l’ennesimo dispendio di denaro pubblico e l’ennesima fonte di disservizio per molti utenti e la colpa di tale sperpero sarà della Regione Marche ma, prima, è stata dei Sindaci i quali, invece di fare un fronte unico e compatto, a favore di tutto il territorio maceratese, contro il diktat regionale si sono messi a litigare su chi avrebbe avuto il nuovo ospedale.
Il tutto lo avevamo bene spiegato nell’articolo “L’osso sanitario buttato da Ceriscioli e conteso dai Sindaci”, che alleghiamo per chi vuole leggerlo (http://larucola.org/2017/08/05/losso-sanitario-buttato-da-ceriscioli-e-conteso-dai-sindaci/), dove spiegavamo anche come la logica, in base all’esistente, avrebbe voluto fossero organizzati gli ospedali.
Risultato: tutti a bocca asciutta meno uno, Carancini, che però si ritroverà un ospedale tra una discarica (La Pieve) e, probabilmente, un redivivo inceneritore (Cosmari, che comunque già non è un granché sanitariamente parlando).
La Regione Marche (ieri era Spacca, oggi è Ceriscioli e domani un altro) fa e disfa come vuole perché gli interlocutori non sanno fare il bene della popolazione che dovrebbero difendere.
La stessa cosa si sta ripetendo con le zone terremotate: invece di fare “tutti” fronte comune si lasciano soli i pochi Sindaci dell’entroterra a combattere contro delibere cretine che hanno rallentato ogni cosa.
Fernando Pallocchini
29 ottobre 2017