Facendo seguito a “Sali, Franchi e Francesi” sembra opportuno aggiungere poche note su i primi Re Merovingi, seguendo Michele Tramezzino, edizione del 1558.
“Tavola De Re dopo la natività, e che tutti i buoni scrittori latini approvano per Re”
1 – Ferramondo primo re di Francia; 420/431 figlio di Marcomiro (a volte Marco Mario); “…talor nemico, talor alleato dei Romani, passò il Reno, e si rese padrone di alcune provincie… lasciate al primo occupante”. (Gibbon [1737- 1795] London, “Storia e Decadenza dell’impero Romano”)
2 – Clodio Capillato, 431/449; fu re assoluto non sottoposto né tributario; conquistò ai Romani Tournai, Chambrai, e altre città.
3 – Meroveo, 449/459; problemi dinastici con i figli e la moglie di Clodio, rifugiati in Austrasia “che si dice al presente Lorreno”; guerreggia con Attila e Teodorico.
4 – Childerico, 459/485; “Re molto lussurioso, e dedito a ogni genere di lussuria. Et havendo aggravato il popolo alquanto di tributi, attendeva a favorire concubine e spassarsi con loro, finalmente per la sua insolenza fu scacciato”. Edoardo Gibbon conferma le sue avventure galanti anche durante l’esilio presso il Re dei Turingi, dove fu concepito Clodoveo; ma ebbe anche il tempo di ampliare i confini del suo regno.
5 – Clodoveo; Gibbon asserisce che Clodoveo “all’età di 15 anni successe al padre alla guida delle tribù saliche stanziate nell’isola dei Batavi”, (piccolo territorio, sulla costa atlantica, circondato da 2 fiumi; e dove Cesare confinò i Bellovaci, in gran parte Salii guidati da Belloveso).
Regnò dal 485 al 515. Tempi politicamente complessi. L’impero romano d’occidente, già in forte crisi dal 395, cessa di esistere nel 476. I barbari passeggiano tra i numerosi piccoli stati, sempre in lotta fra loro. I Salii dell’isola dei Batavi potevano mettere in campo solo 5000 soldati; i forzieri e i magazzeni erano vuoti. Sarebbe stato insensato tentare una politica espansionistica. Clodoveo, seguendo l’esempio di Cesare, promise la divisione del bottino di guerra e creò un esercito numeroso e motivato. Nel 507 soggiogò tutte le Gallie, le quali presero il nome di Francia” (De Feller). Questa dovrebbe essere considerata la data natale della Francia.
La conversione
I rapporti tra le tribù Saliche e Chiesa cattolica erano di reciproco rispetto. Clodoveo sposò Clotilde, figlia del re di Borgundi, la quale, cristiana convinta, cercò a lungo e invano di convertire il marito. La guerra contro gli Alemanni era impegnative e incerta. Clodoveo promise di farsi Cristiano, in caso di vittoria, ma non è dato sapere se per la grandezza del pericolo, per lo scarso affidamento sulle varie divinità pagane, per imitare Costantino, per convinzione, per convenienza politica o più semplicemente per non sentire più le prediche della moglie. Vinse e “fece l’Alemania tributaria… Ritornando dalla battaglia, gli si fece incontro Clotilda… a Rhemi fu battezato da S. Remigio… l’Imperatore Anastasio gli mandò una corona d’oro con più gemme, una vesta d’oro e ornamenti”.
Il battesimo e la Cresima
Il battesimo e la cresima di Clodoveo, dei suoi familiari e di buona parte del suo esercito furono celebrati il 24 dicembre 496 a Reims dal vescovo Remigio (Carlo Magno si è inventato poco). In quell’occasione si verificarono tre mirabiliae (messe in dubbio anche dallo Zuccari in Dissertazioni di Storia Ecclesiastica, Roma – 1841):
1 – Delle Sante armi che noi diciamo Insegne di Francia
…, ma veggendo Iddio la fedeltà, et bontà del Re Clovo (Clodoveo) primo Re Christiano, et al suo coronamento a Rems, nella presenza di San Remigio, furono mandati dal cielo tre Fiordeligi (fiordalisi) d’oro in campo azurro, et dopo i Re di Francia gli hanno hauvuti per arme.
2 – Di Guidon o Bandiere nominate Oro e fiamma
Al detto Re Clovo fu mandato dal Cielo un stendardo di seta rossa sopra un carro di sandelo, il quale fu mandato per portare quando i Franzesi andassino in guerra contro gli infideli, et è in San Dionigi come reliquia, et à vedere sembra cosa divina la fiamma sopra il rosso.
3 – Delle Sante Ampolle Et Untione dei Re di Francia
Quando San Remigio volse allo incoronare del Re Clovo Sacrarlo, il Re domandò la cresima, allora una colomba venne dal Cielo, e portò una piccola ampolla piena di santo olio per ungerlo e sacrarlo come fece Samuel a David, et per avanti il Re Saul primo Re de Giudei, questa santa ampolla è alla Abbazia di Santo Remigio in gran solennità, et la portano alle gran Chiese per ungere i Re.
Si rinnovava così un rito religioso ebraico, noto anche nella mitologia greca: (Omero, Iliade XXIV 527-30) Giove detiene il vaso dell’infelicità e quello della felicità, da quest’ultimo raramente attingeva, come ricorda Leopardi (Ultimo canto di Saffo 63-65): Me non asperse/Del soave licor del doglio avaro / Giove… A questo si fa riferimento dicendo “unto dal Signore” (Giove o chi ne fa le veci).
Clodoveo I si contentò di un Vescovo, Carlo Magno volle un Papa, Ottone il Grande 3 arcivescovi e Napoleone fece da solo. Erano personaggi eccezionali. Ora, per ottenere un trono, basta un Papavero qualsiasi.
Nazzareno Graziosi
8 ottobre 2017