La “Macelleria del Borgo” è una bottega di successo, perché i titolari, Alfredo Fusari e Paolo Mitillo, hanno saputo coniugare due fattori oggi fondamentali: professionalità e simpatia. Per loro il cliente è un amico da servire con rispetto, attenti a soddisfare le sue esigenze con il meglio che offre il mercato. D’altra parte il motto che è alla base della loro attività è: non diamo agli altri ciò che noi non mangeremmo! Motivo per cui sul loro banco vendita e sulle loro scaffalature ci sono solo prodotti controllati e per la maggior parte di provenienza locale, in pratica Alfredo e Paolo offrono le eccellenze del nostro territorio. La carne, frollata secondo le regole del disciplinare, è l’ottima “Razza Marchigiana” dei vitelloni bianchi dell’Appennino centrale, allevati in stalle locali e rigorosamente selezionati. Anche i maiali sono nostrani e sono alla base degli insaccati che i nostri due amici preparano con le loro mani esperte, aggiungendo solo sale, pepe, aglio e, assolutamente, senza i conservanti, dando così origine a salumi dal sapore delicato. Un commento su facebook afferma che il loro ciauscolo di fegato è… pura poesia. Di produzione propria sono anche: mortadella, coppa, bacon, speck e tutta una serie di prodotti gastronomici da far venire l’acquolina in bocca. Naturalmente non manca l’agnello di razza Sopravvissana. Unica eccezione sono dei prosciutti inimitabili: il San Daniele, il Sant’Ilario e il Prosciutto di Norcia. Una intera parete è dedicata ai vini locali quali il Muròla, la Vernaccia di Quacquarini e non può mancare il classico Varnelli. La “Macelleria del Borgo” possiede anche un’altra particolarità: è l’unica in provincia di Macerata (sono solo due in tutta la regione Marche) a essere presente nella guida “Alimentazioni fuori casa” edita dall’Associazione Italiana Celiachia, in quanto offre ai clienti una vasta scelta di prodotti pronti senza glutine. Anche il pane, fresco tutti i giorni, è di produzione locale, così come le confetture e i vari condimenti e intingoli che fanno bella mostra di sé sopra il bancone. In pratica, chiamare Alfredo e Paolo macellai è riduttivo, perché loro, per le esperienze maturate, sono dei veri gastronomi.
5 ottobre 2017