Riceviamo e pubblichiamo dal M5S Macerata – Ennesimo rinvio in consiglio comunale della delibera delle variazioni al Regolamento Edilizio. Una delibera vergognosa che nella ridefinizione dei termini “pergolato”, “gazebo” e “pensilina” lascia amplissimi spazi all’abusivismo. L’assessore Casoni definisce a parole un manufatto “leggero” il pergolato e dice, a parole, che non si varieranno i limiti alle dimensioni ora consentite, mentre nella realtà variano radicalmente il significato di questi termini permettendo strutture non leggere e con dimensioni libere.
In una materia ostica ai più, abbiamo voluto consultare recenti sentenze del Consiglio di Stato che definiscono puntualmente il pergolato, il gazebo, la pensilina e abbiamo presentato emendamenti atti d allineare quanto ora presente nel Regolamento.
Per gli “impellenti” impegni della maggioranza abbiamo potuto discutere solo un emendamento nel quale la cosa più imbarazzante è stato il parere tecnico espresso dal Dirigente dei Servizi Tecnici, che di fatto ha smentito il Consiglio di Stato. Siamo di fronte a prese di posizione preconcette nei confronti di nostri tentativi di miglioramento della delibera che lasciano pensare che la delibera sia a vantaggio di qualcuno.
Per fare un esempio pratico comprensibile vi mostriamo questa modifica:
Pergolato: manufatto a esclusiva funzione di ombreggiamento, atto a garantire il sostegno e lo sviluppo vegetativo di arbusti rampicanti (frase in neretto da togliere) formato da graticci o intelaiature in metallo e/o legno poggianti su colonnine e pali (parole in neretto da sostituire con: ELEMENTI VERTICALI ANCHE IN MURATURA), con eventuale copertura leggera, non rigida e permeabile (tendaggi, incannucciati…); il manufatto dovrà essere privo di elementi di tamponatura, assemblato in modo tale da costituire un insieme di modeste dimensioni che garantisca inoltre (frase in neretto da togliere e sostituire con GARANTIRE) la rimovibilità (aggiungere DEGLI ELEMENTI CHE COSTITUISCONO LA COPERTURA) previo smontaggio e non demolizione. Il pergolato non potrà avere un’altezza massima, misurata dalla base di appoggio al punto più alto della struttura che lo costituisce superiore a ml. 3,00 (frase in neretto da eliminare).
È evidentissimo che togliere le frasi in neretto e aggiungere la possibilità di realizzare elementi, quindi anche interi tratti di muratura, rende possibile la costruzione di pergolati di altezza e ampiezza ancora più indefinite, con parti in muratura anche di notevoli dimensioni, sino ad arrivare anche a intere pareti (hanno tolto le parole “su colonnine e pali” permettendo di fatto qualsiasi larghezza e, togliendo l’ultima frase, anche in altezza).
Ci riserveremo presto di agire con azioni forti riguardo ai pareri tecnici espressi sui nostri emendamenti, pareri che vanno contro le disposizioni del Consiglio di Stato e che a volte sono assurdi. Quando a esempio chiediamo di ripristinare la frase: Il pergolato non potrà avere un’altezza massima, misurata dalla base di appoggio al punto più alto della struttura che lo costituisce superiore a ml. 3,00 ci viene dato parere tecnico contrario su quella che, ancora oggi, è una norma regolamentare arrivando così a dare parere tecnico negativo al regolamento stesso.
Siamo davvero sorpresi dal fatto che quei consiglieri non ancora annoverabili tra gli “yes men” non abbiano notato queste modifiche.
Sul nostro primo emendamento è successo tra l’altro qualcosa che ci scandalizza: all’astensione del Presidente Luciano Pantanetti il consigliere Marco Menghi ha inveito contro di lui minacciando l’uscita dalla maggioranza. Abbiamo quindi preso atto che la gran parte dei consiglieri non alzano la mano dopo aver letto i documenti ma dopo aver preso gli ordini di scuderia.
Reputiamo sia evidente a tutti che questa importante delibera del Comune di Macerata non serva per regolamentare la realizzazione di strutture esterne, contro la cui corretta costruzione, sia chiaro, non esprimiamo giudizi preconcetti. Pensiamo invece che ci si trovi di fronte all’ennesimo guazzabuglio all’italiana in cui l’unica cosa chiara ed evidente è che si cerchi di salvare con una sorta di “sanatoria” coloro che hanno già realizzato, illegalmente, questa specie di costruzioni.
Invitiamo i cittadini a seguire la discussione che si riaprirà nel pomeriggio del 9 ottobre con un numero ancora indefinito di nostri emendamenti.
I Consiglieri comunali del M5S Macerata
1 ottobre 2017