Ripercorriamo le tappe della missione di Giuseppe Dell’Orso, in arte Peppe Cotto: da Loro Piceno a Parigi con il messaggio del territorio marchigiano terremotato. Lo abbiamo seguito sui social a modo nostro, con quartine, battute e foto ad hoc. Una maniera diversa per sottolineare il coraggio con cui ha affrontato una impresa non da tutti. Iniziamo dalla foto del suo ritorno, vittorioso, a casa, circondato dall’affetto dei suoi amici.
Dalla partenza a Marotta-Mondolfo
Peppe Cotto di buon’ora
con Andrea fido gregario
pedalando di già onora
la tabella nell’orario.
Pedalar bello è in pianura
e a Marotta giunge fresco
plaude amici all’avventura
e la miss offre un rinfresco.
La prima tappa è compiuta e il nostro amico Giuseppe Dell’Orso, poco “cotto” e molto in forze, viene accolto dal Sindaco di Marotta-Mondolfo nella nuova pista ciclabile in riva al mare e da una bella miss: Ulisse per resistere al richiamo delle sirene si fece legare all’albero della nave… Peppe si sarà fatto legare alla sua bici?
Da Marotta-Mondolfo ad Abbiategrasso
Pedalando con ardore
sguardo verso Abbiategrasso
ruppe un raggio il suo furore
rallentò un poco il suo passo.
Alfin giunse alla sua meta
l’accoglienza fu esaltante
disse: l’uom non è di creta!
qui le miss sono… tante.
Grande accoglienza ad Abbiategrasso, amicizie, microfoni, miss (due) e tanto calore umano da coloro che lo hanno conosciuto quando venne per “Abbiategusto”. Durante la tappa la tabella di marcia è stata rallentata da un piccolo incidente, un raggio si è rotto ma è stato riparato. Questa mattina alla partenza Guseppe è stato intervistato da una bella giornalista e il nostro amico, per far vedere che è proprio in forze… l’ha presa in braccio sollevandola. Attento alla schiena Peppe che gli anni crescono…
Da Abbiategrasso al Rifugio Barnette del Piccolo San Bernardo
Ora arrivan le salite
Peppe Cotto corridore
nelle gambe ha dinamite
cola rapido il sudore.
Ma lassù Diego lo aspetta
proprio in cima al San Bernardo
deliziosa è la cenetta…
non convien fare ritardo.
Quando il lavoro si fa duro i duri escono allo scoperto e il nostro Pepp Cotto, alfiere marchigiano, affronta con piglio sicuro le salite, trovando anche il tempo per rilasciare interviste alla Rai della Val D’Aosta. Al rifugio Barnette del Piccolo San Bernardo lo accoglie il calore dell’amicizia che, unito alla genuina fontina prodotta dal suo amico Diego, lo rinfranca e lo prepara alla tappa successiva.
Dal Rifugio Barnette a Chagny
Il confine con la Francia
dove sta? Poco si vede.
Senza tema lui si lancia
sul sellino non si siede.
Lunga è strada di Borgogna
sfilan via mucche francesi
Peppe Cotto non si lagna
a Chagny gli onor son resi.
Sembra incredibile ma Giuseppe Dell’Orso da macellaio di paese è diventato un ciclista straordinario: in appena 4 giorni da Loro Piceno è arrivato a Chagny, nei pressi di Digione, che fa rima con campione! Continuando di questo passo raggiungerà la carovana del Tour, sorpasserà tutti e arriverà sul traguardo qualche giorno prima! Le Marche non potevano avere un miglior testimonial: non un terremotato ma… un vero terremoto!
Da Chagny a Parigi: 1450 volte bravo!
Giuseppe Dell’Orso, in arte Peppe Cotto, personaggio cui abbiamo dedicato decine di video (se vorrete guardarli – sono molto divertenti – andate su www.larucola.org e scrivete Peppe Cotto sul motore di ricerca), ha mantenuto la sua promessa e, pedalando sulla sua fida bici d’epoca, è arrivato fino a Parigi. Bello il gesto sportivo e ancor più bello il messaggio0 che ha portato con sé ovunque sia passato: il terremoto ha distrutto tanto nelle Marche ma i marchigiani sono come me, vanno sempre avanti fino a raggiungere il traguardo! Non ci mettono paura le difficoltà come non hanno messo alcun timore al nostro amico i 1450 chilometri percorsi quasi in solitaria, infatti accompagnato da Andrea (in bici) fino ad Abbiategrasso è poi proseguito da solo. Ogni sera dalle sue foto e dai suoi brevi commenti capivamo che stava bene, sorridente e scherzoso. Strada facendo ha incontrato mucche dallo sguardo sospettoso (avranno saputo del suo essere macellaio?), un parente stretto (tra orso e Dell’Orso…) e perfino un gallo dal gallico cipiglio che lo ha guardato con insistenza… si sarà accorto che sulla maglietta di Peppe Cotto c’era un po’ di Rucola? E sì perché, in fondo, anche noi de La rucola siamo arrivati a Parigi, con il nostro marchietto stampato sulla sua maglietta. Grazie Giuseppe! Per averci portato con te e per l’impresa che hai compiuto. Per il tuo modo originale di essere ambasciatore del nostro territorio ora i marchigiani sono un po’ più conosciuti, in Italia e aussi en France.
La redazione de “La rucola”
27 luglio 2017