“Quale cinema a Macerata?” è il tema dibattuto con Maurizio Failla, , vincitore di 14 premi e selezionato con le sue opere in oltre 100 concorsi, uno dei rari produttori di corti nel nostro territorio.
Quanto sopra fa capire che a Macerata il cinema è quasi esclusivamente quanto viene proiettato al multisala, quindi film della grande produzione commerciale.
La nicchia in cui opera Maurizio è di qualità, sia per i contenuti che per la realizzazione tecnica e interpretativa, pur essendo questi brevi video prodotti a costo zero. Un fatto, quello di essere svincolati da finanziatori, che rende libero l’ideatore di poter esprimere concetti scomodi in modo sincero.
Tra i video presentati applaudito quello su Ulderico Lambertucci, il Maratoneta di Dio che, con una intervista interrotta dai flash sul suo andare verso la meta tra sole e intemperie, arriva a inginocchiarsi in profondo raccoglimento davanti alla tomba di Padre Matteo Ricci.
Diversa la tematica degli altri esempi dove le problematiche sociali del nostro tempo vengono messe a nudo in modo crudo, video che colpiscono duro il bersaglio, che è la nostra consapevolezza.
Non manca un pizzico d’ironia, nella possibile verità lasciata apertamente intuire in Top Gun e nemmeno sulla saga del popolo palestinese, condensata nel dialogo tra due protagonisti in un monolocale.
Pubblico ristretto ma attento, come si conviene per video di nicchia, durante l’incontro organizzato dal Comitato “Macerata ai Maceratesi”, un gruppo nato da poco che ha già organizzato incontri di valenza culturale.
Fernando Pallocchini
22 luglio 2017