Quale “Paideia” oggi?

Gli antichi Greci, siamo ai tempi di Platone (400 a.C.), prestavano molta attenzione all’educazione culturale dei giovani e sintetizzavano con una parola, “Paideia”, ogni forma di conoscenza vincolata alla verità. Una forma etica completa, che coinvolge l’educazione del corpo, della mente e dello spirito, per ottenere un essere adulto, preparato a un pensiero sano con una “Etica” come norma di vita. Per gli ateniesi “Paideia“ era sinonimo di educazione e cultura tramite istruzione, era il modello educativo in vigore e prevedeva che l’istruzione dei giovani garantisse una socializzazione armonica dell’individuo, ossia della interiorizzazione di quei valori universali che costituiscono l’identità del popolo stesso. In questa “armonia di valori” era previsto un processo di addestramento bellico del corpo (mens sana in corpore sano) e una formazione politica, apice al quale mirava l’intero percorso educativo ateniese. Il modello di questa “Paideia”, venne ripreso anche dai Romani e influenzò in modo determinante, gran parte dell’Occidente Europeo. La profonda riflessione di Platone sulla importanza dell’Educazione ebbe inizio per la tragica morte di Socrate, decretata da un governo corrotto. Secondo Platone la “Paideia” è frutto di un processo continuo, mai compiuto, che impegna tutta la vita dell’uomo; essa non è pedagogia come traguardo formativo ma un ideale di perfezione: morale, culturale e civile, cui l’uomo deve tendere sempre! Nella Repubblica di Platone, troviamo una “Paideia” la cui struttura consiste in una dialettica che, per estensione, intende seguire ogni forma di etica che manifesti la verità. Qual è oggi la “Paideia” della nostra società? e con questa parola intendo comprendere la vita e il comportamento dei “giovani” in famiglia, nella scuola, negli incarichi di lavoro, con il prossimo, in politica… Quanti sarebbero pronti a bere la cicuta come Socrate, per confermare degli ideali di onestà? Forse troppa tecnologia allontana dalla cultura e ciò toglie all’uomo quella eleganza spirituale che gli consente un atteggiamento di rispetto, di linguaggio e di signorilità, che non guasta. “La poesia è una lettera d’amore inviata al mondo”. Mi piace tantissimo questa frase che ho letto e finché avrò penna mi batterò per questa parte della letteratura, che eleva raffinatamente l’uomo e lo porta a essere superiore alle brutture umane! “Paideia”, o incessante cultura per migliorare l’umanità!

20 luglio 2017

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