Silvio Craia dona una sua opera al castello di Candelara

Domenica 2 luglio, alle ore 21:15, nel giardino dell’ex Chiesa di San Francesco, all’interno del castello di Candelara, doppio evento per appassionati d’arte e non solo: la collocazione, nella parete della vicina Sala del Capitano, di un piatto in ceramica policroma del diametro di 70 cm donato al paese dal Maestro maceratese Silvio Craia e l’inaugurazione della mostra monografica “LOCUS: visioni utopiche della città” dell’artista Leonardo Serafini. A introdurre gli artisti e le loro opere sarà il critico d’arte Daniele Taddei, mentre la professoressa Loredana Filicelli dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone si soffermerà sul dipinto “Candelara” che Leonardo Serafini donerà al paese. 

L’iniziativa, che rientra nella VII edizione della rassegna “CandelarArte”, promossa dalla Pro loco di Candelara con i patrocini di Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro, quartiere n.3 “Colline e Castelli” a Accademia AIIA , è stata illustrata in una conferenza stampa in Provincia.

“Mi complimento con l’Unpli e la pro loco di Candelara – ha detto il consigliere regionale Andrea Biancani – per un programma, quello di CandelarArte, che racchiude in sé tante iniziative. Per i turisti, arrivare in un borgo così bello e poter trovare spazi espositivi sempre aperti e tanti eventi da fruire è un valore aggiunto”. 

“Senza le pro loco e senza il volontariato che ruota intorno ad esse – ha aggiunto il presidente del Comitato provinciale Unpli (Unione nazionale delle pro loco d’Italia) Damiano Bartocetti – i nostri borghi sarebbero spenti. Ringrazio la Regione Marche per l’impegno costante sul versante della promozione turistica ed anche la Provincia di Pesaro e Urbino per la collaborazione. Il mio appello alle istituzioni è quello di mettere a disposizione un mezzo che dalla Palla di Pomodoro a Pesaro possa portare i turisti nei nostri borghi”. Il consigliere del quartiere n.3 “Colline e Castelli” Gianluca Renzi si è detto “fiero che molti eventi nel programma estivo del Comune di Pesaro siano proprio a Candelara, borgo dinamico, che sa proporre iniziative di rilievo”. Come evidenziato dal direttore artistico di “CandelarArte Festival” Lorenzo Fattori, “abbiamo voluto trasformare Candelara in un piccolo museo a cielo aperto, ci sono meraviglie che rappresentano peculiarità del territorio e che vanno fatte conoscere.  Sempre nell’ambito della rassegna, domenica 23 luglio alle ore 21 è prevista l’iniziativa ‘Il cimitero: …da luogo dell’oblio a luogo di memoria e arte’, visita guidata al Cimitero di Candelara a cura di Alberto Roscetti e conferenza di Valentina D’Aloia con letture tratte dall’antologia “Spoon River” a cura dell’associazione teatrale Skenexodia”.

Il critico d’arte Daniele Taddei ha illustrato le opere degli artisti Silvio Craia e Leonardo Serafini, entrambi presenti alla conferenza stampa.

 

SILVIO CRAIA, considerato uno degli artisti più significativi della ricerca astratta delle Marche, coniuga in sé le istanze ardite delle avanguardie creative della Pop Art, della Neo figurazione, della Land Art e dell’arte Concettuale con quelle della sperimentazione fantastica. Il piatto donato alla comunità di Candelara è un inno al tricolore italiano che si caratterizza per la freschezza e gestualità del colore. “Pochi segni, leggere tracce, graffi sinuosi – ha spiegato Taddei – come a raccontare una veduta, un paesaggio, il nostro paesaggio che è stato sempre fonte delle sue ispirazioni”.

 

LEONARDO SERAFINI, con la mostra “LOCUS: visioni utopiche della città” allestita nella Sala del Capitano, porta l’attenzione sullo studio delle “città oniriche”, compiendo un viaggio introspettivo alla ricerca dei valori morali della propria società, esplicitati nello studio formale dei luoghi in cui la popolazione abita. Le città sono raffigurate cercando di coglierne le forme essenziali: cerchio, quadrato, rettangolo e trapezio, abilmente combinati a ricostruire le complesse architetture del paesaggio urbano contemporaneo. Meta ultima di questa ricerca sono visioni utopiche di un mondo perfetto, immaginato e sperato. Tecnicamente Serafini predilige supporti in tela dai grandi formati, utilizzando colori ad olio, acrilici, stucchi, stesi con spatole e grandi pennelli. Ama anche l’utilizzo dell’oro. L’esposizione propone  al piano terra grandi tele che emozioneranno il visitatore per la grande forza cromatica della superficie pittorica, mentre nella più piccola sala dell’orologio, al primo piano, è esposto il “tesoro” di Serafini, le cosidette “carte”. Si tratta di opere realizzate su carta fabbricata a mano, prodotta dallo stesso artista attraverso un lungo procedimento.

La mostra rimarrà aperta fino a domenica 30 luglio il venerdì, sabato e domenica dalle ore 21 alle 23. Sarà possibile richiedere visite per singoli o gruppi anche in altri orari contattando il curatore della mostra o la Pro Loco.

1 luglio 2017

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