di Gianmario Maulo
Gocce di freddo
sui volti del mattino,
aghi di luce a ferire l’anima;
al viale
i raggi intirizziti di un lampione
fra i rami nudi di chiarore.
Anche le aiuole
si stringono
in una corteccia di cristallo:
è fiorita la siepe di prunalbo
di brividi
gelidi di spine.