“Agghjo visto ‘na pontecana grossa come un gattu!”

Le tre specie di ratto che maggiormente vivono a contatto con l’uomo sono: Mus Musculus, Rattus Rattus, Rattus Norvegicus e presentano particolarità che ne permettono una facile identificazione; in particolare riguardo all’habitat, le caratteristiche fisiche e le abitudini alimentari.

 

Il Mus Musculus è il simpatico (non per tutti) topolino domestico riconoscibile per la livrea di color grigio con sfumature più chiare sul ventre. Vive due anni. Lungo in media sugli 8,5 cm. pesa una ventina di grammi e si fregia di 10 cm. di coda. Mangia di tutto anche se preferisce i semi e si ambienta bene in casa, dentro i muri, nei mobili. Un topolina, in un anno, scodella una trentina di figli.

mus-musculus

 

Il Rattus Rattus è la classica “pontecana” di superficie, più scura del topolino domestico può essere anche marrone o, addirittura, nera. E’ lunga sui 18 cm. e pesa in media 180 gr., la sua coda è più lunga del corpo ed è formata da 260 anelli squamosi. Vive sui tre o quattro anni e la femmina partorisce una ventina di figli. Onnivoro preferisce la frutta e i cereali e si adatta a condurre la sua esistenza dentro i magazzini, sulle mansarde, sui tetti, sugli alberi.

 rattus rattus

Il Rattus Norvegicus o Ratto bruno è quello che ti fa esclamare: “Agghjo visto ‘na pontecana grossa come un gattu!” Gli esemplari più grandi riescono a raggiungere anche i 40 cm. di lunghezza e, se la media del peso si aggira sui 350 gr., quelli più in carne arrivano a pesare 700 grammi! Generalmente di colore grigiastro ha delle tonalità che variano dal marroncino al grigio e la coda, quasi nuda, è formata da 210 anelli ed è più corta del corpo (circa 20 cm.). Anch’esso è prolifico perché la femmina si alleva una ventina di cuccioli all’anno; la durata della sua vita è di tre o quattro anni, mangia di tutto, rifiuti compresi e, diversamente dagli altri due soggetti di prima, preferisce costruire la sua tana sotto il livello del terreno, sotto le fondamenta delle case, sotto le macerie, lungo i canali e nelle fogne.

rattus norvegicus

Il fatto che queste “bestiole” siano così prolifiche ci obbliga a tenerle sotto controllo, pena, letteralmente, la loro invasione del territorio.    

05 febbraio 2017

 

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