Normativa dei rifiuti nel 1200 e nel 1300

Macerata 1288 – 1289

A 150 anni dalla fondazione della città, avvenuta con l’unione del Podium Sancti Juliani e del Castrum Maceratae, furono emanate delle norme di massima a salvaguardia del decoro della stessa. Le troviamo nel XXVII capitolo degli “Statuti supposti” del 1288 – 1289. In questi documenti si può leggere che si vietava di costruire nelle strade e nelle piazze ed era altresì vietato il getto delle immondezze e di tutto ciò che può emanare fetore e che possa essere sentito da chi passa. Evidentemente c’era, a quel tempo, la brutta abitudine di buttare fuori dalla porta di casa, quando non dalla finestra, magari senza riguardo per i passanti, qualsiasi tipo di rifiuto. Una situazione igienica a cui andava messo un riparo.

 

Macerata 1342

Passano altri 50 anni ed ecco altre norme regolamentari di rilievo: è previsto l’appalto della mondezza della piazza, l’impianto delle cloache e dei condotti (sono le prime fognature) ed era vietato buttar l’acque dalle finestre! La brutta e inveterata abitudine di gettare acque luride (forse anche di natura organica…) dalle finestre doveva essere dura a morire se era ancora necessario promulgare una legge specifica al riguardo. Per fortuna oggi questo non capita più. Almeno si spera.

16 gennaio 2017

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