Si ha notizia di fatti straordinari avvenuti a Macerata nel ‘500 citati in un manoscritto del gesuita spagnolo Raffaele Riera, penitenziere a Loreto dal 1544 al 1582. Correva l’anno 1549… i frati Cappuccini avevano appena terminata la recita del mattutino e si stavano trasferendo nella selva del loro convento, che sorgeva alla periferia di Macerata, quando furono inondati da una luce straordinaria. Alzati gli occhi videro volare sopra le loro teste qualche cosa di simile a una grande colonna di fuoco (columnam igneam), la quale proveniva dalla parte di Loreto e si dirigeva verso Macerata per poi cambiare traiettoria e fermarsi sopra la chiesa di Santa Maria delle Vergini. Sbigottiti da quello insolito spettacolo i poveri frati caddero in terra e adorarono Dio finché la grande luce scomparve dalla loro vista. Nello stesso anno, la notte del venerdì santo, due contadini si erano incamminati di buon ora verso Macerata per andare ad assistere alle cerimonie religiose del sabato quando, giunti in prossimità della chiesa di Santa Maria delle Vergini, notarono una grande quantità di lumi. Avvicinandosi ancora di più videro davanti all’immagine della Madonna come due grandi fari splendenti di luce. Atterriti da quella apparizione fuggirono e, appena entrati in città, nella chiesa di San Francesco, raccontarono il fatto di cui erano stati testimoni e così molti altri maceratesi poterono ammirare il prodigio. Avvenimenti non unici perché, in quei decenni, molti “lumi” apparvero nei paesi del circondario e tutti, ogni volta, provenivano da Loreto…
29 dicembre 2016